Recensione: Nicola Polizzi – Qualche volta le nuvole sembrano isole


Qualche volta le nuvole sembrano isole di Nicola Polizzi è un romanzo che attraversa vite comuni e le illumina con una scrittura limpida, capace di far emergere il dolore e la tenerezza che spesso si nascondono dietro la normalità.
Elisa ha diciassette anni e porta dentro di sé un mondo silenzioso, è una ragazza diversa dalle sue coetanee, distante dalle feste e dai rumori, più adulta di quanto la sua età lasci immaginare. La sua sensibilità la rende fragile, ma anche lucida, come se vedesse le cose con uno sguardo che sa già riconoscere la fatica di vivere. Sua madre Marta, invece, è una donna che sembra correre nella direzione opposta. Insegue la leggerezza, le serate, le passioni improvvise, come se volesse recuperare un tempo perduto o forse non affrontare quello che le sfugge dalle mani. Vive con entusiasmo e incoscienza, ma sotto la superficie si intuisce un vuoto che la divora.
Il loro equilibrio si spezza in un momento preciso, un sabato notte che diventa punto di svolta. Marta rimane coinvolta in un incidente insieme al suo nuovo compagno, un uomo dal passato oscuro, un avanzo di galera che la trascina in un vortice di dolore e vergogna. Elisa, nello stesso arco di tempo, vive un’esperienza che la segna profondamente, un incontro in cui sfiora l’abuso e perde, per un attimo, la fiducia nel mondo e negli altri. Due ferite diverse ma parallele, che le costringono a guardarsi davvero per la prima volta, a fare i conti con ciò che sono diventate e con ciò che ancora possono essere.
Attorno a loro si muovono altre vite, come satelliti che completano il disegno della storia. C’è un compagno di scuola, scapestrato e inquieto, che si avvicina a Elisa con una sincerità disordinata, forse più per bisogno che per coraggio, e nella sua confusione rivela una purezza inattesa. C’è un assistente sociale che segue Marta con attenzione, osservando la sua vita apparentemente instabile, e che alla fine sorprenderà per il modo in cui sceglierà di prendersi cura di lei, andando oltre i limiti del suo ruolo. E poi ci sono altri personaggi che attraversano la storia come ombre o riflessi, ognuno con la propria battaglia silenziosa, ognuno in cerca di un’isola dove approdare.
Nel romanzo la solitudine, da condanna, diventa uno spazio di trasformazione, nel silenzio e nei contatti imperfetti nasce la possibilità di riconoscersi e di intravedere una luce.
Polizzi sembra ricordare che la rinascita non è mai un atto improvviso, ma un lento risveglio; è il momento in cui si accetta la propria fragilità e si impara a guardarla come una forma di forza. Le nuvole che sembrano isole non sono solo un’immagine poetica, ma il simbolo della speranza di trovare un posto dove sentirsi al sicuro, anche solo per un attimo.
Qualche volta le nuvole sembrano isole è un romanzo che si legge con naturalezza e che resta addosso per la sua autenticità. Parla di madri e di figlie, di errori che diventano insegnamenti, di persone comuni che cercano di salvarsi, spesso senza saperlo. Polizzi racconta tutto questo con uno stile sobrio e profondo, che non ha bisogno di clamori per arrivare dritto al cuore.

Titolo: Qualche volta le nuvole sembrano isole
Autore: Nicola Polizzi
Prezzo copertina: € 22,00
Editore: Readaction
Data di Pubblicazione: 24 marzo 2025
EAN: 9791280844804
ISBN: 1280844809
Pagine: 263

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

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