Recensione: Nguyễn Phan Quế Mai – Quando le montagne cantano 1


Ci sono libri che raccontano storie, e poi ci sono libri che fanno sentire il battito della Storia stessa, Quando le montagne cantano di Nguyễn Phan Quế Mai appartiene a questa seconda categoria. Non è solo un romanzo, è un viaggio dentro il dolore e la resilienza di un popolo, un racconto che si insinua nella pelle con la forza di una memoria collettiva.
Ho attraversato il Vietnam del XX secolo attraverso gli occhi di Trần Diệu Lan e di sua nipote Hương, due donne separate da generazioni ma unite da un destino implacabile. Diệu Lan cresce in un paese ancora sotto il dominio coloniale francese, in una famiglia di contadini che conosce la fatica ma anche la stabilità. Poi, negli anni ’50, la riforma agraria la colpisce come una condanna senza appello: etichettata ingiustamente come proprietaria terriera, è costretta a fuggire, lasciandosi alle spalle tutto ciò che ha, la sua lotta per sopravvivere è feroce, disperata, ma è anche una dimostrazione di quella forza silenziosa che solo chi ha perso tutto può comprendere.
Hương, invece, nasce nel Vietnam della guerra, il suo mondo è fatto di attese, di silenzi interrotti dal fragore delle bombe, di assenze che diventano abitudini. Cresce cercando un equilibrio impossibile in un paese che cambia volto a ogni battaglia. La Tet Offensive del 1968, la caduta di Saigon nel 1975: eventi storici che qui non sono solo date nei libri di storia, ma ferite aperte, tragedie vissute sulla pelle di chi cerca semplicemente di esistere.
Quello che rende straordinario questo romanzo non è solo la ricostruzione storica, ma il modo in cui Nguyễn Phan Quế Mai la intreccia alle emozioni più intime. La sua scrittura è potente, evocativa, capace di trasformare il dolore in poesia, non c’è retorica, solo la crudele bellezza della vita che resiste, anche quando sembra impossibile.
Quando le montagne cantano è una storia di perdita e speranza, di memoria e identità, è una lettura che colpisce, scuote, lascia dentro un’eco impossibile da ignorare.

Titolo: Quando le montagne cantano
Autore: Phan Que Mai Nguyen
Prezzo copertina: € 9,00
Editore: TEA
Collana: TEA hit
Traduttore: Toticchi F.
Data di Pubblicazione: 14 febbraio 2025
EAN: 9788850268290
ISBN: 8850268297
Pagine: 384

Citazioni tratte da: Quando le montagne cantano di Nguyễn Phan Quế Mai

«Mộit miếng khi đói bằng mộit gói khi no.» Un boccone condiviso quando si è affamati equivale a un piatto colmo quando c’è abbondanza.
«Lá lành đùm lá rách», le rispose la signora Tùng. Le foglie sane aiutano quelle strappate.

«Cá không ăn muối cá ươn, con cãi cha mẹ trăm đường con hư». Il pesce che non assorbe il sale marcisce, ovvero: i figli che non obbediscono ai genitori fanno una brutta fine.

Vorrei poter cancellare le parole che le ho detto, ma le parole sono come l’acqua: una volta che ti scappano dalle labbra, cadono a terra. Le parole sono come coltelli: lasciano ferite invisibili che continuano a sanguinare.

Phùng Quán aveva scritto: «L’equilibrista del circo fa un lavoro pericoloso, ma ancora più pericoloso è il lavoro dello scrittore che voglia dedicare la vita a percorrere la strada della verità».

Lửa thử vàng, gian nan thử sức: il fuoco è la prova dell’oro, la sventura quella dell’uomo forte.

Guardai il fuoco. La vita degli uomini era breve e fragile. Il tempo e le malattie ci consumavano, come facevano le fiamme con la legna. Ma non importava quanto a lungo vivessimo. Importava solo la luce che riuscivamo a trasmettere ai nostri cari e quante persone riuscivamo a toccare con la nostra compassione.

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

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