Rime sparse e pensieri scapigliati
Emozioni e passioni
Sono anni e anni che leggo poesie, di temi diversi e di stili pure diversi; questo bagaglio culturale che mi sono creato fa leva su opere più buone e meno buone, ma in ogni caso costituisce una costruttiva esperienza che mi permette di pervenire a giudizi indipendenti e credo tutto sommato azzeccati. Mara Motta, fra i poeti di cui ho letto fino a ora le raccolte, è un’artista a sé stante, con una personalità poetica ben definita e con uno stile che ha il pregio della semplicità, tuttavia non disgiunta da una significativa qualità che fa emergere sentimenti non certo di maniera e che mi sono particolarmente graditi (da Poeta:Poeta che sposti la malinconia / con il pensiero… / che immagini la realtà / nelle vesti dei tuoi eroi. /…./ Poeta… tu osi e valichi confini / di cristallo / nelle nebbie dell’ipocrisia. ). In tutta franchezza Mara Motta è capace di aprire con uno squarcio il suo animo, travalicando i limiti anche del pudore, e portando emozioni e passioni all’occhio attento di chi legge; al riguardo mi sembra la poesia che segue ne sia un chiaro esempio:
Avrei voluto
Avrei voluto tessere una tela
su cui disegnare quei giorni allegri
dei pensieri caldi
delle risate a scroscio
degli abbracci nudi.
Avrei voluto guardarti a lungo
per ritrovare quella luce morbida
delle parole a sfioro
sulla mia pelle in attesa.
Avrei voluto trattenerti a lungo
fra le mie mani ingorde
di passione accesa
dandoti solo aria
per riprendere fiato
e baciarmi ancora.
I versi rispecchiano perfettamente i sentimenti della poetessa, capace di autentiche e impetuose passioni, ma anche di mature e condivisibili riflessioni, come in Brilla una luce, una poesia che è una fioritura di versi, ma che porta a considerare le realtà della nostra esistenza, di cui siamo inconsapevoli protagonisti, con la sensazione di trovarci immersi in un abbraccio cosmico fra realtà e sogno, come ben dice Mara nella chiusa.
Questa, dopo Poesie scarlatte e In Absentia, è la sua terza raccolta e mi sembra che rispetto alle precedenti segni un piccolo, ma significativo miglioramento, che meglio ancora definirei un affinamento, perché di per sé la poetica di Mara Motta, nella sua capacità di essere immediata e di giungere subito a segno, non ha necessità di chissà quali aggiustamenti. C’è sempre spazio invece per piccole migliorie, per quelle di cui quasi leggendo non ci si accorge, ma che sono come la pennellata che dona luce a un quadro, il sigillo dell’artista che tanto piace a chi legge.
Titolo: Di ombra e luce. Rime sparse e pensieri scapigliati
Autore: Mara Motta
Edizioni Tabula Fati
Poesia
Pagg. 114
ISBN 979-12-5988-385-8
Prezzo Euro 10,00
Mara Motta nasce a Pescara e qui trascorre la prima giovinezza. Compie studi umanistici che la portano a Milano dove svolge le prime esperienze lavorative che si concentrano tutte nell’insegnamento, valorizzando sempre di più la sua passione per le lettere. Tornata nella sua regione conclude la sua attività , fino al pensionamento.
Da alcuni anni si dedica a comporre versi e ha pubblicato tre sillogi: Poesie scarlatte (Tabula fati, Chieti 2022), In Absentia (Tabula fati, 2023) e Di ombra e luce (Tabula fati, 2025). Ha ricevuto diversi premi in concorsi letterari sia in Abruzzo che in altre regioni d’Italia.