Recensione: Alessandro Pagani, Massimiliano Zatini – I punkinari 1


Hai mai avuto tra le mani un fumetto che non solo ti fa ridere, ma ti sorprende con la sua arguzia e il suo spirito ribelle? I Punkinari è proprio questo: un viaggio illustrato che unisce battute fulminanti a vignette che amplificano la comicità delle situazioni. Alessandro Pagani e Massimiliano Zatini riescono a intrecciare umorismo verbale e visivo in un mix invincibile.
La trama, se così possiamo chiamarla, è una celebrazione dell’attesa, la “panchina” è intesa come metafora di una vita vissuta ai margini, senza però mai perdere il sorriso, la “panchina” dei “punkinari” diventa un simbolo di quei momenti in cui restiamo fermi, sospesi, osservando ciò che accade intorno a noi. E qui sta la genialità di Pagani: trasformare quell’apparente immobilità in uno spazio di creatività e leggerezza.
Le illustrazioni di Massimiliano Zatini e Matteo Cialdella accompagnano perfettamente le freddure e gli sketch di Alessandro Pagani, dando un volto e un contesto ai “punkinari”, due amici che affrontano il mondo con ironia disarmante.
L’umorismo si declina in mille sfumature: dai doppi sensi alle freddure, dalle allusioni letterarie (ad esempio, con citazioni di Lessing o Saunders) alle trovate assurde che strappano una risata istantanea. Ogni quadro è un invito a fermarsi, non solo per ridere, ma per riflettere sul potere liberatorio dell’ironia. Freud, citato nella chiusura del libro, lo definisce bene: l’umorismo è ribelle, un trionfo contro le avversità.

Tra le tantissime freddure e giochi di parole che mi hanno fatto ridere, ce ne sono alcune che non riesco a dimenticare:

    “Oggi sono andato dalla dottoressa per la mia eiaculazione precoce.”
    “Ah, quella bonona. Che t’ha detto?”
    “Vuole un fazzolettino?”

Un gioco di parole, tanto semplice quanto geniale, racchiude l’essenza dell’umorismo di I Punkinari: disinibito e spiazzante.

“Hai sentito del tizio che è entrato nel Guinness dei Primati per aver alzato trecento chili di fieno?”
    “Per me è una balla.”

Una battuta che ti colpisce con la sua apparente ovvietà, ma che ti lascia un sorriso complice.

    “Mio figlio ha aperto un caseificio perché ha sempre avuto la passione per i formaggi sin da piccolo.”
    “Ha taleggio da vendere.”

Una di quelle battute che ti fa pensare: “Perché non ci ho pensato io?”.

Le illustrazioni creano contrasti, accentuano i paradossi, è come se il fumetto ti invitasse a soffermarti, a cogliere ogni sfumatura dell’umorismo.
I Punkinari è un inno alla leggerezza come filosofia di vita, un antidoto al grigiore quotidiano, ridere diventa qui un atto di ribellione, una scelta consapevole di guardare il mondo con occhi diversi. Pagani e Zatini ci mostrano che la leggerezza non è superficialità, ma una forza potente che può trasformare anche i momenti più ordinari in qualcosa di straordinario.
Questa è un’opera che non solo ti fa ridere, ma ti fa anche riflettere sul potere dell’ironia, e ricordiamoci, anche dalla panchina si può fare la differenza!

Titolo: I punkinari
Autore: Alessandro Pagani , Massimiliano Zatini
Prezzo copertina: € 14,90
Editore: Nepturanus
Illustratore: Cialdella M., Zatini M.
Data di Pubblicazione: 10 dicembre 2024
EAN: 9788831490450
ISBN: 8831490451
Pagine: 128

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

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