RecensioneTeatrale: Il ritorno del Piccolo Principe


Un racconto di tale densità e intensità lirica da commuovere. Il ritorno del Piccolo Principe in scena al Litta sino al 21 dicembre è qualcosa di più che un sequel… è un omaggio, sì, all’immortale capolavoro del pilota-narratore Antoine de Saint-Exupéry ed è un’opera originale, frutto della scrittura di Corrado D’Elia che lo interpreta insieme con Chiara Salvucci e Flavio Innocenti, un trio attoriale di sorprendente sensibilità e maestria emotiva.
È il nuovo viaggio del Piccolo Principe, lontano dal suo asteroide  B-612, che rincontra nel deserto del Sahara il figlio del pilota. Si svilupperà un dialogo fecondo e, come detto, oltremodo poetico, in cui le incursioni nella contemporaneità, con la loro discrasia, sottolineano maggiormente quello che dovrebbe essere il senso ultimo, e virtuoso, del nostro agire nel mondo, i sentimenti che dovrebbero spingerci verso l’alto e verso l’altro: la cura di una rosa, per esempio.
Nel suo nuovo itinerario il Piccolo Principe s’imbatte in un Organizzatore del tempo, in un Influencer, in un Custode dei confini, in un Politico. Digressioni ben contestualizzate nel racconto-dialogo fra l’aviatore e la romantica, eterea e pur tanto concreta figura dell’abitatore del minimo corpo astrale B-612.
“Attraverso incontri e mondi inaspettati il piccolo viaggiatore  si confronta con le fragilità e le contraddizioni dell’essere umano, trasportandoci in una riflessione che tocca corde universali: l’amore, l’amicizia, il senso di appartenenza, il bisogno di riscoprire la meraviglia anche nei momenti più difficili”. È uno splendido concentrato di metafore la rappresentazione, in un’atmosfera magica, sognante, che non esclude la riflessione intorno ai temi del travagliato presente. È meraviglia, quella che gli occhi bambini riescono sempre a scorgere, quella che le incrostazioni dell’età adulta impietosamente cancellano. È l’orizzonte dei bei desideri, la soave potenza dei ricordi e della memoria dei sentimenti. E l’essenziale sta nell’invisibile…
La riscrittura di D’Elia è lieve e, insieme, sapiente, un’eco che si deposita nel profondo per un messaggio universale di solidarietà,  condivisione, bellezza, armonia. “Alla fine, come insegna, il Piccolo Principe, ciò che conta davvero non è quello che vediamo, ma ciò che impariamo ad amare.”
Un ulteriore grandissimo plauso al gioco scenografico, davvero mirabile e capace di aggiungere suggestioni alla già formidabile evocatività dei contenuti. Infine, geniale l’idea di introdurre elementi del Dadish: una lingua inventata e senza tempo, che ci riporta a un’ancestrale felice infanzia, fra purezza e innocenza, quando ogni potenzialità è infinita e realizzabile, quando le domande aprono lo scrigno dei segreti e i giorni sono grani di una collana di prodigi e incanti.

Alberto Figliolia

Il ritorno del Piccolo Principe. MTM Teatro Litta, corso Magenta 24, Milano. Sino al 21 dicembre 2025. Regia di Corrado d’Elia,
con Corrado d’Elia, Chiara Salvucci, e Flavio Innocenti. Scene di Chiara Salvucci, assistente alle scene Luna Maiore, costumi Giulia Giovanelli, tecnico luci Francesca Brancaccio, tecnico audio Gabriele Copes. Produzione Compagnia Corrado d’Elia.
Orari: da martedì a sabato ore 20,30;  domenica ore 16,30.
Durata: 60 minuti.
Info e prenotazioni: e-mail biglietteria@mtmteatro.it, tel. 02.86.45.45.45
I biglietti sono acquistabili sul sito www.biglietti.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita Vivaticket. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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