I Gufi
Sotto i tassi neri loro ospiti
i gufi in fila si dispongono,
come se fossero esotici idoli,
l’occhio rosso saettando. Meditano.
Lì se ne staranno immobili
fino al cader dell’ora malinconica
in cui, l’obliquo sole cacciando,
spesse dilagheranno le tenebre.
Tale condotta insegna al saggio
che si deve temere a questo mondo
ogni forma di moto e confusione;
l’uomo ebbro d’un’ombra che passa
sconta sempre la delusione
d’aver voluto cambiar di posto.
Charles Baudelaire
tratto da: I fiori del male