Recensione: Siro Comencini – Step Back


“Step Back”: Il basket come palestra di vita e metafora del riscatto nel secondo romanzo di Siro Comencini (Qui Edit)
Nel panorama della narrativa contemporanea, poche opere riescono a mescolare con successo la dimensione emotiva e quella formativa come Step Back, il romanzo di Siro Comencini. Pubblicato da QuiEdit, narra una storia di crescita, resilienza e scoperta di sé attraverso la potente metafora del basket e dello sport.
Giunto al suo secondo lavoro, Siro Comencini offre ai lettori una storia che si presta a molteplici livelli di lettura, combinando il racconto di un adolescente in crescita con una riflessione universale sulla capacità di affrontare le sfide della vita.

Il protagonista di “Step Back” rappresenta le insicurezze che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita.
Luca, il tredicenne protagonista, si presenta come un personaggio autentico, un adolescente che fatica a trovare il proprio posto nel mondo. Tra routine scolastiche e dinamiche familiari complesse, si percepisce la sua insicurezza, amplificata dal sentirsi “ultimo della fila”. La sua vulnerabilità non è solo quella di un adolescente, ma una condizione umana universale, comune a molti giovani – specialmente se si guarda alle problematiche presentate dalle nuove generazioni. Luca, infatti, si trova in una fase critica della sua esistenza: è un ragazzo che non si sente mai all’altezza, sempre “l’ultimo della fila”, un outsider nel gruppo di coetanei che si divertono a giocare a calcio ma con i quali non condivide le stesse passioni.
Comencini ci guida attraverso i pensieri del protagonista, mostrandoci una vulnerabilità comune a molti adolescenti, ma spesso ignorata dagli adulti: è proprio questa sensibilità che rende Luca un personaggio straordinariamente reale e vicino al lettore.
Ma tutto cambia… quando, quasi per caso, Luca scopre il basket. Da un punto di vista narrativo e simbolico, l’incontro fortuito con la pallacanestro rappresenta per Luca una svolta definitiva e il turning point del romanzo: non si tratta solo di apprendere le regole di uno sport, ma di scoprire un nuovo linguaggio attraverso il quale comprendere sé stesso e il mondo. Attraverso l’allenamento e l’impegno, Luca impara a costruire la fiducia in sé stesso e a superare i propri limiti.
Il basket, descritto con passione e accuratezza – non a caso, Siro Comencini è stato a lungo allenatore e preparatore sportivo di giovani squadre di ragazzi e ragazze – diventa un catalizzatore di crescita personale e sociale, capace di trasformare il protagonista da spettatore a giocatore, sia nella vita che sul campo. Sebbene all’inizio, Luca non comprende appieno il potenziale, pian piano l’allenamento, la competizione e la disciplina gli offrono un nuovo modo di vedere sé stesso.

In Step Back, la pallacanestro diventa molto più di uno sport: rappresenta una possibilità di riscatto, un luogo in cui trovare il proprio equilibrio e una comunità in cui sentirsi accolto.
La crescita personale di Luca si intreccia con le dinamiche di squadra, dando luogo a un racconto che va oltre il semplice tema sportivo per toccare corde universali.
Come già si è anticipato, al di là della storia emozionante che viene raccontata tra le pagine di Step Back, la forza del romanzo risiede proprio nella portata del suo messaggio, come se Siro Comencini volesse dirci che non è il risultato finale a definire il nostro valore, ma il percorso che intraprendiamo per arrivarci. Attraverso Luca, Comencini ci ricorda che la vita è fatta di piccoli passi, di cadute e rialzate, di momenti di dubbio e di conquiste silenziose.
Anche l’amicizia diventa un elemento chiave, dimostrando come il supporto degli altri possa alimentare il cambiamento personale. Tommaso, in particolare, incarna il mentore che offre guida e incoraggiamento, rendendo il campo da basket un luogo di crescita e solidarietà. Un approccio narrativo che rende Step Back un’opera ispiratrice, capace di parlare non solo ai giovani, ma anche agli adulti, invitandoli a riflettere sulla resilienza e sull’importanza dell’impegno.
Con uno stile narrativo asciutto ma mai banale, Comencini costruisce un romanzo che scorre con leggerezza, mantenendo però una profondità emotiva. Le descrizioni delle partite e degli allenamenti sono precise senza essere tecniche, rendendo il basket accessibile anche a chi non lo conosce. Allo stesso tempo, le scene più intime e riflessive offrono un ritratto toccante del mondo interiore di Luca. Per quanto concerne i luoghi e le ambientazioni del romanzo, Comencini riesce a rendere vivi i campetti di Verona, descrivendoli come microcosmi dove ragazzi di ogni provenienza si incontrano per competere e condividere una passione comune. La cultura del basket di strada, con i suoi codici e rituali, è narrata con autenticità e rispetto, offrendo al lettore uno spaccato di una realtà spesso poco rappresentata.
Perfetto da leggere durante le festività natalizie, Step Back è un romanzo che invita a credere nella possibilità di superare i propri limiti. È un libro che scalda il cuore, una scelta ideale per chi cerca una storia capace di emozionare e ispirare e che resterà a lungo nella memoria di chi lo leggerà.

Alessia Rosso

Titolo dell’opera: Step Back
Autore: Siro Comencini
Editore: QuiEdit
Genere: Narrativa, Romanzo di formazione
Pagine 238
ISBN 978-8864647166
Link d’acquisto del volume https://amzn.to/3ZNCvzj
Sito web dell’autore: www.sirocomencini.it

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