Tratto da: L’arte della scrittura di Lu Ji
III. Scegliere le parole
Cominciamo a scegliere le parole
riordinando i pensieri e le idee.
Ogni scelta è fatta con cura,
dettata dal senso della misura.
I pensieri oscuri vengono offerti
alla luce della ragione;
gli echi ripercorsi sino alla fonte.
È come seguire un ramo
per trovare la foglia vibrante,
come risalire un fiume per scoprirne la sorgente.
II poeta fa luce nell’oscurità profonda,
che questo significhi rendere facile
il difficile, o difficile il facile.
Perciò la tigre può far tacere altre belve,
il drago disperdere in onde terrificanti
gli uccelli spaventati.
Quando scriviamo, il viaggio
è a volte facile e scorrevole,
a volte arduo e faticoso.
Placare le acque scure del cuore;
cogliere dai pensieri profondi
il giusto nome delle cose.
Il cielo e la terra sono catturati in forma visibile:
ogni cosa emerge
dall’interno del pennello.
All’inizio il pennello
ci inaridisce le labbra, ma presto,
intinto, si bagna.
La verità è il tronco dell’albero;
lo stile dà un bel fogliame.
Emozione e ragione non sono due:
occorre leggere ogni sfumatura del sentire.
Nel trovare la vera gioia, si sveli il riso;
nel dolore, si identifichi ogni sospiro.
A volte le parole si offrono spontanee;
a volte sediamo in silenzio,
mordendo il pennello.
Titolo: L’ arte della scrittura
Traduttore: Rusconi A.
Editore: Guanda
Collana: Quaderni della Fenice
Prezzo: € 8.00
Data di Pubblicazione: Ottobre 2002
ISBN: 8882464776
ISBN-13: 9788882464776
Pagine: 64