Recensione: Roberto Addeo – La luna allo zoo


“La vita è quel punto nero in fondo alle pupille.”

Ritrovarsi a vivere una vita allo sbando senza riuscire a uscirne.
Perché dico ritrovarsi? Perché a volte non si sceglie, ci si scopre catapultati nel centro di un’esistenza ed è difficile, se non quasi impossibile, deviare la strada che ha intrapreso il tuo vivere. È questo ciò che mi ha trasmesso “La luna allo zoo” di Roberto Addeo; un profondo malessere, una forma di incapacità e tristezza nel non riuscire a cambiare gli eventi, che sempre più catastrofici trascinano il protagonista nel baratro.

“É dell’errore che si deve ripartire.
Dovremo radunarci tutti sotto una grande espiazione collettiva, invece che attorno a una spicciola bandiera infiammabile. Il mondo è un’ideologica fossa comune. Amiamo spegnerci appena ne abbiamo l’opportunità. Non reggiamo la luce, non ce la facciamo a tramutarci in una sua parte attiva; l’oscurità ci rivendica ogni attimo, come composizione riservata esclusivamente a sé stessa. Siamo la sua opera più bella, o per meglio dire, quella particolarmente riuscito.”

“La luna allo zoo” è un romanzo esistenziale, il disagio vitale di un venticinquenne come molti, che trasferitosi in una grande città, la trova ostile, e questa stessa ostilità che sente sulla pelle lo renderà un emarginato della società in cui vive, ma soprattutto nei rapporti umani.
Un ragazzo, il protagonista, che perde lo “stupore” nell’osservare il mondo che lo circonda.

“Le strade di gente stanca e inviperita. Questa guerra tra poveri è un premeditato meccanismo abissale impostato dall’alto. Ti trascina dentro mentre sei col culo a terra, quando meno te lo aspetti e, pur sapendo che prendertela con un poveretto non ti porterà faccia a faccia col tuo padrone, ci caschi lo stesso.”

Vivere nel dentro di un brutto sogno dove l’alcool e la droga ne fanno da padrone, dove uscirne è talmente difficile che il sogno si trasforma in un incubo dal quale è impossibile vedere la luce.

“Siamo foruncoli sparsi sull’epidermide di questo pianeta. Quando la terra ci scopre, prima ci schiaccia  e poi si disinfetta la pelle; e lavare il sangue è un lavoro destinato a noi vivi.
“Così si finisce? Tra rotoli di strada prive di senso sotto un sole ebete e disilluso, masticando menzogne e inalando qualsiasi cosa possa ammortizzare i nostri slancio mediocri e vitali?”

Sarò sincera, mi approccio al libro di Roberto Addeo con un senso di già letto, già vissuto. Il mio primo pensiero dopo poche pagine è stato: “Ecco l’ennesimo autore, che scrive di disagi giovanili, vissuti con superficialità e sicuramente con un lieto fine….”, ma così non è. La lucidità e l’approfondimento interiore dell’autore sul malessere è stupefacente, l’approccio psicologico è talmente reale che sembra palpabile.
Un libro “La luna allo zoo” che consiglio, ai più giovani per non cadere nella rete dell’apatia, dell’indifferenza e di tutto ciò che non rende più la mente lucida al ragionamento.
Ai più anziani, per avvicinarsi al mondo confuso dei giovani, per approcciarsi a loro e non rimanere indifferenti al degrado che spesso li colpiscono… e pensare che avvolte basta così poco, come una pacca sulla spalla per donare uno spiraglio di speranza a rialzarsi per ricominciare!

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

Titolo: La Luna allo zoo
Autore: Roberto Addeo
Prezzo copertina: € 12.90
Editore: Il Seme Bianco
Collana: Magnolia
Data di Pubblicazione: 2017
EAN: 9788885452374
ISBN: 888545237X
Pagine: 100

 

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