Pane nostro


pane

PANE NOSTRO

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

Ho visto uomini dissodar la terra
e fazzoletti a quadri zuppi di sudore.
Altri, con gesta ampie, spargere sementi.
Ho scorto la terra aprirsi all’accoglienza.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

E sventolar dell’universo le bandiere
e, un oceano giallo verso il sole librarsi.
Bagliori di fuoco e scintille purpuree

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

Ho visto in mezzo all’oro chiazze rosse,
come il sangue dei soldati in guerra.
E scarpe giganti calpestar le messi.
E scarne mani tese, tornar vuote.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

E, mentre l’alba fa corse di luce.
ho distinto in aurea nebbia corpi, immersi
E udito di gioia gridar la trebbiatrice

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

E, mulini senza prender fiato, cantare.
Ho percepito della farina il vagito.
mentre l’acqua proponeva un’alleanza
per insieme sconfiggere la fame.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

Ho visto abili mani mescolare
ed impastar, acqua amore e polvere.
Gesti materni, a crescer un pane, atti.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

Cibo essenziale, che la fame toglie
Universale alimento, dalla terra nato
Creato d’acqua e grano, fuoco ed aria

Che ogni mensa possa esserti culla.
Ogni corpo in te trovar giusto ristoro
ed equilibrio fra l’abbondanza e il nulla.
Tu sia “PANE NOSTRO” di tutti diritto.

Serenella Menichetti

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