Niente è cambiato


poesia1

Niente è cambiato

Dentro, ancora tu tieni
quella fiera che ulula,
che sovrasta, ed abbatte.
Perché tu, uomo, nuovamente
uccida i tuoi simili.

Demoniaca, feroce, è la belva
che l’amore debella.
Sentimenti ed affetti cancella.
ed il sangue tuo succhia
mentre il cuore ti rode.
E palate di odio lei ammucchia
nel tuo corpo svuotato d’amore.

Mentre il senno impazzisce
ti arma la mano e la mente
E al cervello fornisce: creative scintille
per alternative armi
Sconosciute e letali.
perché più gente muoia
ed i tuoi fratelli, animali,
soccombano loro.

Sterminare, distruggere, abbattere.
Questi verbi ti premono in testa
e proseliti fanno.
-Perché´?
Forse odio, scorre al posto del sangue?-

Genocidi: religiosi, razziali,
etnie da distruggere
Per avere il primato
-su ché?-

Uomo, fermati !
Un attimo solo a pensare, con gli occhi
al cielo rivolti, ed al mare.
Quando sgombri da bombe e da fuochi,
senza missili e razzi, né rombi di morte.
Nel silenzio, restan solo se stessi

-Non li senti i profumi di pace?
Sconosciuti ti sono?
E la vita che pulsa, la senti?
Non ti piace?
Preferisci la guerra convulsa?
E la morte rapace?

Serenella Menichetti

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