A cura di Renzo Montagnoli
Un piccolo gioiello
“Mozart era il mio preferito: amavo tutto di lui.” Questa frase, tambureggiante come Il bolero di Ravel, è ripetuta più volte nelle riflessioni sorte dal subconscio della protagonista, Rosaria, una ragazza che soffre del male di vivere, che rifiuta un mondo di indifferenze e di ingiustizie e che, rifiutando il cibo, si ammala di anoressia.
E’ lei che racconta, coricata in un letto d’ospedale, mantenuta in vita da macchine e da farmaci.
E’ un quadro di una pur breve esistenza in cui tuttavia sono riassunti tutti quegli aspetti di una società ormai cronicamente amorale e che distrugge, ancor prima di costruire.
La storia è dolente, ma la mano dell’autore è felice nel descrivere situazioni, sensazioni, poche fugaci emozioni.
La musica, quella di Mozart soprattutto, oltre che essere di conforto, aiuta Rosaria a evadere, a salire in un mondo che promette quello che lei si attende.
Se frequenti scorrono le sue lacrime, la commozione può investire il lettore, ma non condizionarlo mai, non portarlo a uno stato di depressione emotiva proprio come quello della protagonista.
La sensibilità di Pugliares ha permesso di affrontare questa vicenda senza mai pervenire a eccessi e se la storia, come suppongo, sostanzialmente risponde a verità, non è di quelle che vengono prese a pretesto per narrazioni di carattere commerciale così purtroppo frequenti.
L’autore, nel disegnare un personaggio, si pone in effetti il problema di un’esistenza vuota, piatta, senza amore e proprio nell’amore trova una soluzione, senz’altro condivisibile, un amore punto di partenza per accettare questo mondo e cercare anche di migliorarlo.
L’anoressia verrà così vinta, Rosaria conoscerà questo sentimento capace di rigenerare, di far sbocciare il desiderio di vivere, ma la storia non avrà un lieto fine, per gli imperscrutabili disegni del destino.
Un passaggio definitivo a quell’oltre, accompagnato ancora una volta dalle note di Mozart, perché era il suo preferito, chiude il racconto, e solo allora il lettore comprenderà il valore di questo libro, poche pagine intense, scritte benissimo, un autentico gioiello forgiato dalle mani e dall’anima di Matteo Pugliares.
Titolo: Mozart era il mio preferito
Autore: Matteo Pugliares
Curato da: Ciacci S.
Editore: Tabula Fati
Collana: Carta da visita
Prezzo: € 6.00
Data di Pubblicazione: 2010
ISBN: 8874751893
ISBN-13: 9788874751891
Pagine: 80
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea
Matteo Pugliares, nato ad Augusta (SR) nel 1972, è Frate Minore Cappuccino. Vive a Modica (RG) dove si occupa di pastorale giovanile, come Assistente Regionale per la Sicilia della Gi.Fra. (Gioventù Francescana).
Ha studiato Teologia a Palermo e Ragusa. Ha frequentato corsi di Editoria e Scrittura Creativa a Ragusa e Catania. Al momento studia Counselling e frequenta seminari a indirizzo educativo e del benessere.
Collabora con diverse case editrici quali Edizioni Creativa (direttore Collana Le Pleiadi), Enrico Folci Editore (organizzazione premi letterari, editor, correttore di bozze), Edizioni Tigullio-Bacherontius (prefazioni e correttore di bozze), Parole Sparse Edizioni (direttore editoriale), Edizioni del Poggio (direttore Collana Pindaro), Tabula Fati (prefazioni).
Ha ottenuto molti premi e riconoscimenti letterari, fra i quali il Premio alla cultura Xifonia 2007.
Collaboratore di riviste e gruppi culturali, tiene corsi di Scrittura Narrativa e Poesia.
Ha sei pubblicazioni personali all’attivo, di poesia, narrativa e saggistica, di cui l’ultima è Francesco d’Assisi. Figlio del Dio dalle braccia larghe (Edizioni Creativa, Torre del Greco 2009).
Ha curato una decina di antologie poetiche e di narrativa.
È responsabile dell’associazione “Club leggere:tutti – Modica” e Presidente dell’associazione “Servizi Letterari – Modica”