Recensione: Marco Balzano – Café Royal


“Café Royal” di Marco Balzano è un romanzo che offre una piacevole lettura, caratterizzata da storie e personaggi che si intrecciano tra loro nella vivace cornice di Milano. Sebbene non spicchi per originalità o profondità, il libro riesce a intrattenere con una trama semplice e lo stile scorrevole.
Ambientato principalmente nella città di Milano, il romanzo ruota attorno al Café Royal, un luogo centrale che funge da punto di ritrovo e di evasione: da Giuliano, un prete che ha trascorso anni in Africa e che ora si sente alienato nella società italiana, a Betti, una donna anziana che lotta con la solitudine e desidera mantenere la sua indipendenza, il romanzo ci presenta una serie di personaggi che cercano un senso più profondo nelle loro vite.
Uno degli aspetti che rendono il libro piacevole è la rappresentazione del Café Royal come un luogo in cui le persone possono sfuggire alla monotonia quotidiana. È un luogo in cui si creano connessioni umane, dove le persone possono condividere le loro storie e trovare un po’ di conforto nella compagnia degli altri: l’importanza dei luoghi di ritrovo e dell’incontro umano è una riflessione significativa che emerge nel corso del romanzo.
Tuttavia, “Café Royal” manca di quella scintilla che lo renderebbe un romanzo davvero memorabile, la trama è piuttosto prevedibile e non offre sorprese o colpi di scena significativi. I personaggi, sebbene ben caratterizzati, non riescono a suscitare un coinvolgimento profondo.
Inoltre, il libro sembra non approfondire a fondo le tematiche trattate; sebbene si tocchino argomenti come la solitudine, la comunicazione e la ricerca di significato, queste tematiche non vengono esplorate in modo approfondito o innovativo. Ciò contribuisce alla sensazione che “Café Royal” sia una lettura leggera e carina, ma niente di più.

Titolo: Café Royal
Autore: Marco Balzano
Prezzo copertina: € 11.50
Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Data di Pubblicazione: 25 giugno 2024
EAN: 9788806262631
ISBN: 8806262637
Pagine: 128

Citazioni tratte da: Café Royal di Marco Balzano

Anche se quell’uomo si dovesse essere già dimenticato del nostro incontro non importa, perché mi ha fatto capire che è ora di lasciarti. Non è affatto paradossale: se non amo piú chi conosco, posso allo stesso modo innamorarmi di chi ancora non conosco.

Fatto sta che non ho piú voglia di guadagnarmi la fiducia della gente. La storia del gregge e del pastore mi sembra cosí logora… Sbrigo le funzioni come un impiegato delle Poste. Che cose orribili sto dicendo… Altro che una Marlboro, un pacchetto ce ne vorrebbe.

«Una minaccia continua, mi sentivo talmente inadeguata… Non mi sono piú arrivate le mestruazioni, non dormivo, ero diventata anoressica. Quando ho iniziato a farmi mi sono sentita molto meglio, – esclama con un sospiro. – Il tunnel erano loro, non l’eroina».

I punti fermi bisogna prima sceglierseli e poi difenderli coi denti.

E poi lo capisco da sola che un padre cosí è una zavorra. Che è colpa sua se gli altri mi deludono, se non riesco a innamorarmi, se sto diventando acida. I pregiudizi sul genere maschile mi irrigidiscono peggio del torcicollo e lentamente si stanno estendendo all’intero genere umano.

«Se il cuore cede ai ricordi si ammala!»

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

* Nelle citazioni riportate, non ci sono i riferimenti alle pagine, perché ho ascoltato il libro su Audible.

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