La vita di Adele


A cura di Silvio Danese

Ragazze in amore Travolgente passione
Che cos’è l’amore, che cos’è il cinema, nei dintorni di Truffaut e Godard. Cronaca di un amore (lesbico), impetuoso, felice, convissuto, tradito, disperato, diretto dall’implacabile Kechiche di «Cous cous», è un film sperimentale, per certi versi. Composto, con equilibrio, di medi, primi e primissimi piani, ma adottando teleobiettivi per non ostacolare l’intimità di una liceale (l’ottima Exarchopoulos) e dell’amante dai capelli blu Emma (bravissima Seydoux), pedina la relazione negli occhi di Adele, accumulando tutto, compresa la sensualità primordiale del sesso, con un paio di lunghissimi rapporti il cui dettaglio è il punto di fuga del film: la passione, l’amore, ciò che prende, esplode, si mantiene, resta, sfuma e finisce. Gay love, ma la «normalità» di questa differenza non era mai stata raccontata così. S’attenua, forse decade lo sguardo etero, a dura prova nel discernere che cosa cambia nella passione omosex. Utile per i reticenti della libertà. Tre ore, ma i tempi lunghi, tra scuola, menage e lavoro, sono i tempi del metabolismo dei sentimenti.
Da vedere.

Titolo originale: La vie d’Adele
Nazione: Francia, Spagna, Belgio
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 179′
Regia: Abdellatif Kechiche
Cast: Adèle Exarchopoulos, Léa Seydoux, Jeremie Laheurte, Catherine Salée, Aurélien Recoing, Sandor Funtek, Aurelie Lemanceau, Baya Rehaz, Karim Saidi
Produzione: Quat’sous Films, Wild Bunch
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita: Cannes 2013
24 Ottobre 2013 (cinema)

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