Il porto
“Il mare correva veloce, portato dal vento dell’est
infrangendosi contro gli scogli del molo,
riportava alla mente ricordi di luce ma intorno il buio era atroce.
Un vuoto innalzato, dal fondo dell’anima,
saliva costante e rubava il fiato ai sogni del mondo.
Ruggendo impetuoso ammutoliva i silenzi,
spezzava la voce al passato, agli attimi intensi.
Il cuore, ricolmo di onde e tempesta,
un porto sicuro di immobili barche
ancorate a catene di ferro ossidato,
che a volte si spezzano e lasciano il posto…
Ed esse prendono il largo tra l’ansia e la fretta
in cerca di porti migliori, un periglioso viaggio;
innalzando le vele che si gonfiano larghe,
cercano un tesoro, un vecchio pirata l’ha rubato
e c’è un grande forziere in cui tante speranze ha riposto…
Sulla spiaggia, si dice, una grande gioia le aspetta,
ma a volte la barca è già vecchia e il pirata non più sulla cresta…
Il porto sicuro rinfranca e spesso ci manca…
il coraggio.”
Riccardo Antolini