I nostri tasti 1


poesia1

Un odio caldo che viene dall’inferno
semina piccole vittime
Sparge fra le macerie rosse mascherine.
E noi spettatori agli orrori incalliti
a sguardi di morte, indifferenti,
schiacciamo i tasto per cambiare luogo.

Navighiamo in mari calmi e vacanzieri.
Oppure mettiamo il naso in cucine dove profumi
e sapori speziati d’oriente annientano il senso di colpa,
dove il rosso è un frutto succulento, oppure un sugo,
che solo al pensiero esalta le papille gustative.

Passiamo così da un rosso all’altro senza interrogarci
sulle differenze di stile.
Premiamo tasti che ci portano sui campi di gioco
alternandoli a campi di guerra.
Argentina/Germania Israele/Palestina.

Per annegare il nostro disappunto
ci ubriachiamo con coktail di forti
aggettivi dosati in parti uguali:
Terribile atroce agghiacciante

Oppure ci riempiamo la bocca di luoghi comuni
“Possibile che nessuno faccia niente”
E affiggiamo sulle bacheche dei social network
Link contro i bombardamenti
mischiati ad altri contro la squadra che non ci piace.
Alla domanda “ tu con chi stai”
Ho risposto “io sto con la pace”

Ma questo non ha importanza.

Serenella Menichetti

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