Recensione: Gennaro Battimo – Sherlock & Olmo


Lo sguardo dietro il mistero: Sherlock & Olmo. La morte di Mascia Maria di Gennaro Battimo
Ci sono romanzi che avanzano con passo deciso, tracciando un percorso chiaro e lineare, e poi ci sono opere come Sherlock & Olmo. La morte di Mascia Maria, che si muovono con la naturalezza della vita stessa, tra deviazioni impreviste, conversazioni che sembrano non portare da nessuna parte e riflessioni che, proprio quando sembrano smarrirsi, trovano la loro direzione.
Il romanzo di Gennaro Battimo, sotto l’apparente veste di un giallo investigativo, si rivela ben presto un viaggio interiore, in cui la ricerca della verità su una morte diventa il pretesto per esplorare un altro mistero, ben più complesso: quello dell’animo umano. Nicola Olmo è il cuore pulsante della narrazione. Proprietario di una lavanderia a gettoni, vive immerso in una routine scandita dal rumore costante delle macchine, dagli incontri fugaci con clienti abituali e occasionali, dalle sue riflessioni solitarie. In un mondo in cui tutto sembra scorrere senza sosta, Nicola è un uomo che osserva, ascolta, registra. Il suo bisogno di dialogo lo porta a intrattenere conversazioni con chiunque: venditori telefonici, Testimoni di Geova, sconosciuti incontrati per strada. Eppure, dietro questa disponibilità all’ascolto, si cela una solitudine difficile da colmare, un’inquietudine che emerge nei silenzi tra una parola e l’altra, nei pensieri che affiorano nei momenti di pausa tra un ciclo di lavaggio e l’altro.
La storia prende avvio dalla morte di Mascia Maria, un caso che sembra chiuso ancor prima di essere aperto. Il cugino della vittima, spinto da ragioni più economiche che affettive, assolda Sherlock, un investigatore privato inesperto, nella speranza di dimostrare che si tratti di un omicidio e non di una morte naturale. Nicola viene coinvolto quasi involontariamente nelle indagini, ritrovandosi testimone e interprete di una vicenda che assume contorni sempre più ambigui. Il mistero si infittisce, ma Battimo non costruisce un’indagine classica: le rivelazioni non arrivano attraverso colpi di scena improvvisi, bensì attraverso frammenti di dialogo, intuizioni, dettagli che emergono dalla quotidianità. L’indagine non è solo quella sulla morte di Mascia Maria, ma anche su ciò che resta di una persona dopo che la sua vita si è interrotta: il ricordo che ne hanno gli altri, i segreti che si porta dietro, le verità che sfuggono anche a chi l’ha conosciuta.
A livello stilistico, Battimo adotta una narrazione fluida e apparentemente semplice, che nasconde però una struttura più raffinata di quanto sembri a prima vista. La scelta del narratore è interessante: è esterno, ma la sua voce si avvicina spesso alla prospettiva di Nicola, seguendo il flusso dei suoi pensieri, delle sue esitazioni, dei suoi interrogativi. Questo punto di vista quasi intimo permette al lettore di entrare nel mondo del protagonista senza filtri e senza costruzioni artificiose, rendendo la lettura immersiva e profondamente autentica. Il tempo della narrazione è un altro elemento che contribuisce alla particolare atmosfera del romanzo. Il presente domina il racconto, ma Battimo inserisce con naturalezza flashback e riflessioni che sfumano il confine tra passato e presente, proprio come accade nella memoria di ognuno di noi. La vita di Nicola non è una sequenza di eventi ordinati, ma un intreccio di ricordi, incontri e pensieri che riaffiorano in momenti inaspettati, alterando la percezione del tempo e rendendo la narrazione più vicina alla realtà dell’esperienza umana. La sintassi di Battimo è essenziale, priva di artifici superflui, ma non per questo priva di profondità. Le frasi sono spesso brevi, costruite con un ritmo che alterna momenti di scorrevolezza a pause che lasciano spazio alla riflessione. I dialoghi hanno una naturalezza quasi teatrale, in cui l’implicito ha spesso più peso dell’esplicito. L’autore utilizza la ripetizione in modo misurato, creando un effetto di eco che sottolinea alcuni dei temi centrali del romanzo: la ricerca della verità, il senso di inadeguatezza, il desiderio di appartenenza. Le figure retoriche vengono impiegate con discrezione, senza appesantire la narrazione: le metafore emergono nei momenti più significativi, spesso legate agli oggetti e agli ambienti della vita quotidiana. La lavanderia diventa un simbolo di transizione, un luogo in cui tutto viene ripulito e reso nuovo, ma dove nessun cambiamento è realmente definitivo. Anche la città in cui si muovono i personaggi è descritta con immagini che evocano un senso di movimento costante, una realtà che sfugge e si trasforma, proprio come la verità che Nicola e Sherlock cercano di afferrare.
Un altro elemento centrale è la riflessione sull’identità e sulle maschere che ognuno indossa nella vita di tutti i giorni. Nicola è un uomo che osserva molto e parla poco di sé, ma nei momenti di maggiore introspezione emerge il conflitto tra l’immagine che dà di sé agli altri e la percezione che ha di se stesso. La sua amicizia con Loredana è uno dei pochi spazi in cui si concede una maggiore sincerità, un rapporto fatto di confidenze e di non detti, di complicità e di distanze. È attraverso questa relazione che il romanzo esplora il tema dell’amicizia come luogo di rivelazione, ma anche come specchio delle proprie paure e insicurezze.
Alla fine, ciò che rende Sherlock & Olmo. La morte di Mascia Maria un romanzo così particolare è proprio il suo modo di raccontare il mistero. Non c’è una verità assoluta da scoprire, non c’è una conclusione netta che metta ordine nel caos degli eventi. Ciò che resta è la consapevolezza che la verità è sempre più complessa di quanto si voglia credere, che ogni storia è fatta di punti di vista, e che ogni persona porta con sé segreti che nemmeno la più meticolosa delle indagini può svelare del tutto. In un mondo in cui siamo abituati a cercare risposte rapide e definitive, Battimo ci invita a soffermarci sulle domande, a osservare il dettaglio anziché la grande scena, a cercare la verità non solo negli eventi, ma nelle persone e nelle loro imperfezioni. E forse è proprio questo il senso più profondo del romanzo: il vero mistero non è la morte di Mascia Maria, ma la vita che continua a scorrere, con le sue incertezze, le sue contraddizioni e la sua insopprimibile bellezza.

Michela Indovino

Titolo: Sherlock & Olmo: La morte di Mascia Maria
Autore: Gennaro Battimo
Prezzo copertina: 11,44€
ASIN ‏ : ‎ B0DMTJ2GDV
Editore ‏ : ‎ Independently published (9 novembre 2024)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 277 pagine
ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8346048466

 

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