“Mai nessuna giornata è schifosa, tutte sono degne di essere vissute! La vera schifezza è buttare via la vita, farsi del male, inseguire falsi miti, non curarsi di ciò che ci circonda…”
Ho conosciuto l’autore de Al di là dell’estremo, Frank Cappelletti, quando ancora non immaginavo lontanamente che fosse uno scrittore emergente; due giorni dopo avevo il suo libro che ho “bevuto” come un bicchiere d’acqua. E questo la dice lunga.
La storia è una storia di vita, di morte, di vita oltre la vita, di rinascita e nuovamente di inizio.
Il protagonista, è l’autore stesso – ne sono certa -, un “rimba” che si racconta e racconta il vissuto, oltre che di se stesso, di tutte quelle persone che si trovano a camminare un tratto di strada al suo fianco.
Il filo conduttore è la disperazione, sempre presente, che si alterna alle piccole gioie del vivere.
Lo sport: il Regby ne è protagonista, sport di combattimento e situazioni. Combattimento perché il confronto fisico tra giocatori è una costante del gioco, metafora di vita che ci mette davanti prove incredibili da sormontare; situazioni perché è importante che il giocatore comprenda il contesto momentaneo in cui ogni fase della partita si sviluppa, non sono forse questo ciò che accade nel palcoscenico della vita? A ognuno la propria interpretazione.
Poi c’è l’amore, una ricerca, infinita, un bisogno che rigenera spirito e corpo, il tutto colorito dagli eccessi , dalla ricerca di diversità, di piacere ma, in questo caso è una denuncia al malessere che si vive, una richiesta di aiuto un bisogno di amore e di essere amato; la morte come liberazione da ogni dolore, come una guerra che ti strappa ai cari, come il bisogno di essere “ritrovato” per liberare l’anima da quell’attaccamento terreno e passare oltre: al di là dell’estremo.
Ammetto che la narrazione lascia a desiderare in alcuni passaggi fondamentali del romanzo ma Al di là dell’estremo è carico di speranza e amore, è carico di un cuore immenso (l’autore/protagonista) che grida a tutta voce: “Nessuno è solo, che nella vita tutto è bello anche un momento di tristezza. La tristezza è preludio di una grande gioia!”: c’è sempre un punto che chiude un capitolo, e una nuova pagina da scrivere.
Al di là dell’estremo di Frank Cappelletti è un romanzo che nell’insieme è una grande emozione.
Per acquistare il libro rivolgersi all’autore, contatto facebook: https://www.facebook.com/frank.ctmuert
Leggi l’intervista a Frank Cappelletti
Katia Ciarrocchi