Franco Mimmi – Lontano da Itaca 1


A cura di Marco

Itaca, l’eterno ritorno
Primo romanzo dell’Occidente, come Franco Mimmi ci ricorda nella postfazione di questo suo “Lontano da Itaca”, l’Odissea è il viaggio iniziatico con il quale l’uomo supera se stesso, ma è pure il dramma dell’addio alla patria e alla famiglia, e della partenza verso l’incertezza e forse la morte. Esiste, tuttavia – ed è l’argomento del libro di Mimmi -, anche il dilemma del ritorno, ed ecco infatti che Ulisse, finalmente rientrato a Itaca, si consuma di noia e, soprattutto, di rimpianti. Inseguendo i quali, il romanzo tocca temi eterni ed appassionanti: l’esercizio del libero arbitrio, l’ambizione, l’istinto del bene, la tentazione del male, e soprattutto la necessità, per ogni persona, di imparare ad avanzare da sola, libera dalla schiavitù imposta da poteri assoluti come gli Dei o chi se ne fa arbitrariamente interprete.

Itaca, un tempo povera isola di capre, è ora famosa grazie al suo re, la cui fama il figlio Telemaco pensa di sfruttare ponendolo come attrazione in una taverna del porto frequentata dai ricchi mercanti delle isole vicine, ed ecco l’egregio Ulisse, l’invitto Ulisse, l’astuto Ulisse, il vero conquistatore di Troia, trasformato in un triste eroe petulante del quale la moglie, la fedele Penelope, si chiede perché sia tornato, o se davvero sia tornato. In fondo per Ulisse la vita era semplice, quando era fatta di guerra e di sangue, e persino quando era fatta di lotta contro la persecuzione degli Dei, mentre ora, oppresso dalla banalità della vita quotidiana degli esseri qualunque, il re di Itaca non sa che fare di se stesso e ricorda non solo le sue gesta ma anche “le braccia di Circe, le labbra di Calipso, gli occhi di Nausicaa”.

Che fare? Dovrà rassegnarsi e vivere come un “re neghittoso, alla vampa del suo focolare tranquillo” ? Dovrà partire di nuovo, come vorrebbe la profezia di Tiresia, “fino a trovare un popolo così lontano dal mare da scambiare un remo con l’arnese per spargere il grano sull’aia,” e solo allora, dopo avere sacrificato a Nettuno, poter tornare a casa per attendervi una vecchiaia serena e una morte tranquilla? Ma non per nulla Ulisse è il più intelligente degli eroi, quello capace di mettere in discussione tutto, anche gli Dei, anche se stesso. Egli saprà trovare la soluzione, e trasmettere a suo figlio e agli altri giovani l’esempio e la lezione che consentiranno loro di intraprendere il cammino e tornare più forti e più saggi.
Ai molti pregi di questo libro si aggiunge l’impresa di avere usato, per comporlo, anche brani testuali delle grandi opere greche, dai poemi omerici alle tragedie, che finiscono perfettamente incastonati nel testo come le gemme letterarie che sono. Un invito ai giovani, dice l’autore stesso in chiusura del volume, a varcare il ponticello tra loro e i classici, perché “Itaca li aspetta, ora e sempre”.

Marco

Titolo: Lontano da Itaca
Autore: Franco Mimmi
Editore: Aliberti
Prezzo: € 14.00
Collana: La biblioteca ritrovata
Data di Pubblicazione: 2007
ISBN: 8874242425
ISBN-13: 9788874242429
Pagine: 144
Reparto: Narrativa > Soggetto mitologico

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