Danilo Arona – Ritorno a Bassavilla


A cura di Giuseppe Iannozzi

Una guida insolita di Alessandria!
Bisogna essere disposti a credere nel “non conoscibile” per addentrarsi lungo le strade di Bassavilla. Con fede, cieca quasi. Ciò che non si conosce, non significa che non esista. Esistono le masche e i poltergeist e le case maledette, i dèmoni e gli angeli caduti. Il più delle volte sono dei poveri cristi investiti loro malgrado da una cattiva e immeritata fama, che agli occhi dell’opinione pubblica li ha trasformati in creature da bestiario se non addirittura in essere infernali. La fantasia popolare, il desiderio – spesse volte inconscio – di voler a tutti i costi credere che esista un mondo sovrannaturale, porta le masse, il popolo o il volgo che dir si voglia, a vedere creature fantastiche e satanassi, soprattutto in quei luoghi che sono stati teatro di gravi fatti di sangue. Streghe e fantasmi diventano così reali, ma reali ai soli occhi di chi li vede, di chi crede di averli incontrati sulla propria strada. Un accadimento, per quanto banale possa essere, se non trova subito una spiegazione razionale, viene ricondotto “ai confini della realtà”. Quando poi la scienza, per sua ignoranza o incompetenza, non è in grado di spiegare un fenomeno, è facile che la gente lo trasformi in prodotto del Diavolo.

In quarta di copertina, Valerio Evangelisti regala una sua personalissima riflessione al lavoro del meno illustre collega Danilo Arona: “Verità? Invenzione? Tutte e due, probabilmente. Con un rigoroso filo logico che conduce dall’una all’altra, e le confonde.
Danilo Arona è un seminatore di inquietudini, autore di un genere proprio, che spezza i confini del quotidiano e ci sposta sull’orlo di abissi vertiginosi, popolati da fantasmi e infestati da strane entità. Sulla base di coincidenze, di prove, di analogie, di episodi tanto insoliti quanto documentati.

Arona è un Charles Fort moderno o uno dei migliori autori fantastici che abbiamo in Italia? Tra i mille dubbi che lascia nel lettore, questo è forse il più insondabile.”

Ogni città, nel cuore del New England più puritano di Nathaniel Hawthorne od inaccessibile e persa nelle Langhe piemontesi, ha una sua storia, di folclore e leggende soprattutto. Non è importante quante anime (ci) vivono e quante invece riposano nei loro letti o nei cimiteri, perché ogni luogo abitato ha dei misteri esagerati – come le chiacchiere portate in punta di lingua dalle comari, sempre pronte a giurare e spergiurare che Tizio e Caio se la intendono e che Sempronio è di sicuro un poco di buono. Al pari del gossip più becero, le leggende proliferano in ogni dove, da Torino a Milano, da Firenze a Napoli, da Roma a Palermo. Ogni centro abitato ha i suoi delitti di paese, i suoi fantasmi, la sua haunted house, oltre a un serial killer doc, a una donna di malaffare e a un prete impiccione e manesco (nascosto nel buio della sacrestia). Danilo Arona in “Ritorno a Bassavilla” conduce il lettore lungo alcuni sentieri di una Alessandria misteriosa, ma per il solo fatto che Dio ha creato fantasmi e dèmoni a sua immagine e somiglianza molto prima di avere la genialata di dare corpo e anima all’Uomo. “Ritorno a Bassavilla” di Danilo Arona è una raccolta di racconti, di osservazioni, di racconti appena abbozzati. Una raccolta che è una sorta di guida insolita tra masche, spettri e mostri che si dice abbiano infestato le mai tranquille vie di Alessandria. Non dimentichiamoci però che “Alessandria non è stata fondata da un giorno all’altro come vuole la leggenda. E’ stata una impresa collettiva, lenta, faticosa, risultato di collaborazione da parte di genti diverse” (.U. Eco, in “La cittadella da riciclare”); e se è Umberto Eco a dirlo, allora deve essere vero per forza.

Titolo: Ritorno a Bassavilla
Autore: Danilo Arona
Editore: Edizioni XII
Prezzo: € 12.00
Data di Pubblicazione: 2009
ISBN: 8895733126
ISBN-13: 9788895733128
Pagine: 192
Reparto: Narrativa > Narrativa horror e gotica

Danilo Arona è uno dei maestri indiscussi della letteratura fantastica contemporanea. Critico cinematografico e giornalista, nonché ricercatore sul campo di fenomeni “insoliti”, ha collezionato in trent’anni di carriera un enorme numero di pubblicazioni tra romanzi, raccolte, saggi e racconti editi da molti editori italiani e stranieri.
Tra i suoi libri La Stazione del Dio del Suono, Palo Mayombe, Black Magic Woman, L’estate di Montebuio. È anche tra gli autori della raccolta Archetipi di Edizioni XII.

 

Giuseppe Iannozzi

 

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