Si chiamava Chiara Paparella, in arte Chiara Samugheo. Barese, cosmopolita. Una vita lunga 97 anni nel segno della bellezza catturata tramite l’obiettivo della sua macchina fotografica.
La Samugheo era notissima per i suoi intensi ritratti di dive e celebrità del mondo del cinema e dello spettacolo, cui, al di là del glamour, restituiva, che l’immagine fosse in b/n o a colori, un’anima, una indelebile cifra sentimentale.
Alla importantissima fotografa dedica una bella mostra il Cizanum-Circolo Fotografico di Cesano Boscone. È una successione di immagini estremamente evocative, sognanti, avvolgenti: Catherine Spaak, Claudia Mori, Tina Aumont (Henriette ne Il Casanova di Federico Fellini), Sylva Koscina, Elsa Martinelli, Patty Pravo, Silvana Mangano, Milva, Laura Antonelli, John Wayne, Sylvia Kristel, Dalila Di Lazzaro, Pamela Tiffin, Ursula Andress, Virna Lisi, Delia Boccardo, Claudia Cardinale, Lea Massari, Jane Fonda, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Sydne Rome, Sandra Milo, Rosanna Schiaffino, Joan Collins, Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli. Una galleria indimenticabile, una sfilata di nomi e volti ben sedimentati nell’immaginario collettivo, capaci di evocare spessissimo pellicole passate alla storia del cinema. I ritratti delle personalità sopra citate sono tutti a colori e, come si constata, la bellezza muliebre la fa da padrona. Fra gli intrusi il mattatore, alias Gassman, a sua volta depositario dei doni della fortuna quanto ad avvenenza e dotato di un talento attoriale superlativo, Per quel che concerne John Wayne parliamo di un’icona degli schermi. In esposizione anche una splendida serie di ritratti in bianco e nero: Pietro Germi, Marco Ferreri, Tony Curtis, Giulietta Masina e Federico Fellini, Vittorio De Sica (con Sophia Loren), Dino Buzzati e Henri Cartier-Bresson.
Una tecnica splendida, un più che sapiente lavoro di preparazione e allestimento, senza con ciò inficiare quella cifra di spontaneità che trapela e quel pizzico di mistero che aleggia dagli sguardi intenti, penetranti, dai sorrisi ora dolci ora ironici, dalle pose ed espressioni provocanti (senza alcun sottotesto di volgarità) e, nel contempo, innocenti, quasi uno specchio di noi che osserviamo.
Tanta strada avrebbe percorso la Samugheo dal suo arrivo a Milano nel 1953. Nella capitale lombarda la giovane frequentò gli ambienti dell’intellighenzia italiana: Alberto Moravia, Enzo Biagi, Pier Paolo Pasolini, Giorgio Strehler, che voleva farla recitare. Un incipit professionale, un tentativo, come giornalista di nera, poi la svolta della vita con il fotogiornalismo. Ben prima dell’universo dello spettacolo nei suoi interessi sarebbero stati reportages di stampo sociale: i tarantati, le baraccopoli e altro ancora. Poi l’altra sterzata… erano gli anni della dolce vita, di Cinecittà e di Hollywood, dell’industria dei sogni, tutti in preda a una felice frenesia di vivere, in giorni spensierati in cui tutto sembrava possibile. Eppure nei suoi scintillanti ritratti vi era anche una necessaria goccia di malinconica, la considerazione sull’effimero rappresentato dalla bellezza, destinata a svanire quantunque eternata in quello scatto e trasmessa oltre. A sua volta Chiara Samugheo era divenuta una diva…
La mostra organizzata dal Cizanum, storico circolo di Cesano Boscone, capace di portare in periferia i grandi artisti dell’immagine (Gastel, Salgado, Roiter et alii), è semplice ed esaustiva, ben studiata e d’impatto immediato, soavemente travolgente. Da vedere.
Alberto Figliolia
Chiara Samugheo-Il Grande Sogno, a cura del Cizanum-Circolo Fotografico di Cesano Boscone e con il patrocinio del Comune di Cesano Boscone. Sala delle Carrozze di Villa Marazzi, via Dante 47, Cesano Boscone (Mi). Fino al 19 febbraio 2023.
Orari: venerdì, 17-19; sabato e domenica 10-12,30 e 17-19. Ingresso libero.
Info: sito Internet www.cizanum.it, e-mail cizanum@gmail.com, tel. 3391392457.