Aspetto!
Balza agli occhi la tua disperazione
che punge come spillo velenoso.
Non cerchi mai da me, tu comprensione
né vuoi consiglio puro e fruttuoso.
Sei amata figlia ed io soltanto
veder vorrei da te sguardo brioso.
Non sai che spina, quel tuo guardo affranto,
l’anima mia buca da parte a parte !
Eccomi spugna ad assorbire il pianto
e pagliaccio ad infondere sorriso,
ma questa volta, mesto resta il viso.
Troppa l’angoscia che ti squassa il petto.
Intanto sto nell’angolo ed aspetto.
Nota: Madrigale
Serenella Menichetti