Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto
pagina 69
Come se il destino volesse mostrarmi che la storia dell’Altro era vera e che l’universo cospira sempre a favore dei sognatori, abbiamo trovato una casa dove fermarci, con una camera a due letti. Per prima cosa ho fatto un bagno, ho lavato la biancheria e indossato la camicetta che avevo comprato. Mi sono sentita come nuova, e questo mi ha dato maggiore sicurezza. ‘Chissà se all’Altra piace questa camicetta?’ ho riso fra me e me. Dopo aver cenato con i padroni di casa – anche i ristoran-ti erano chiusi in autunno e in inverno -, lui ha chiesto una bottiglia di vino, promettendo di comprarne un’altra il gior¬no seguente. Ci siamo messi le giacche, abbiamo preso in prestito due bicchieri e siamo usciti. “Andiamo a sederci sul bordo del pozzo,” ho detto io, appena fuori. Siamo rimasti lì, a bere per allontanare il freddo e la ten¬sione. “Sembra che l’Altro sia di nuovo penetrato in te,” ho scherzato. “Il tuo umore è peggiorato.” Lui ha riso. “Ho detto che avremmo trovato una camera e l’abbiamo trovata. L’universo ci aiuta sempre a lottare per i nostri 69 |
Titolo: Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto
Autore: Paulo Coelho
Traduttore: Desti R.
Editore: Bompiani
Collana: Letteraria
Data di Pubblicazione: Ottobre 1996
ISBN: 8845229041
ISBN-13: 9788845229046
Pagine: 216
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea