Statti attento da me di Amleto De Silva


Statti attento da me
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surgelate, pure senza checiap. Mischiò Sassicaia e Coca-Cola e non diede confidenza a nessuno dell’allegra comitiva, alimentando l’ira della Cugina e del-l’Amica, che però erano troppo impegnate a man-giare come preparandosi per andare in letargo, e l’ansia di Gioggiò che, fatto di bamba, si fece venire un milione di paranoie, compresa quella che Opale fosse in realtà un agente della narcotici travestito per incastrarlo e metterlo in galera e cominciò a sudare e a bere troppo, e a un certo punto si scordò che nel locale era vietato fumare e si accese pure una siga-retta e venne immediatamente aggredito da due professoresse sotto la quarantina, zitellissime, che, Invidiose delle femmine della tavolata (perfino della Cugina e dell’Amica) lo accusarono di volerle avve¬lenare col monossido di carbonio (e una di loro era pure insegnante di Scienze) che fa venire il tumore.
Mentre il cameriere sedava la discussione, che veva preso penosi risvolti, Marco prese il coraggio il quattro mani, che a lui la faccia di culo non era mai mancata, e domandò a Opale se la poteva rivedere.
Lei girò appena gli occhi nella sua direzione:
«Dopodomani alle sei al Gazebar».
Era fatta, pensò Marco; gli era costata trecento uro, visto clic decise di fare il grande di Spagna e offrire lui la cena al povero Gioggiò, ormai paonazzo

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Titolo: Statti attento da me. Storia di passioni e di fasto
Autore: Amleto De Silva
Editore: ‘round midnight
Data di Pubblicazione: 2012
Prezzo: € 10.00
ISBN: 8890795913
ISBN-13: 9788890795916
Pagine: 496
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea

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