A cura di Massimo Ghelfi
L’immagine di copertina è esaustiva. Con il solito piglio sardonico, il viso di Piergiorgio Odifreddi sfida le fiamme dell’inferno che lentamente lo inceneriscono. La citazione riguarda una nota trasmissione televisiva di Corrado Augias in cui il professore veniva colpito da un fulmine proprio come il Don Giovanni di Mozart e Da Ponte.
“Pentiti, scellerato”. E invece no. Otto volte no: io non mi pento. Non si può certo dire che gli manchi il coraggio. Dopo le polemiche suscitate da parte del mondo cattolico, accademico, filosofico e mediatico, in seguito alla pubblicazione del suo precedente saggio Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), il nostro matematico non ha nessuna intenzione di abiurare, anzi.
Questo suo nuovo lavoro, suddiviso in sette sezioni diverse, affronta tutti i temi caldi del dibattito intellettuale italiano, attraverso l’analisi dei fatti di cronaca più rilevanti degli ultimi anni. Dallo tsunami ai sospetti brogli elettorali delle precedenti elezioni, dall’editoria a Gödel, ciascun episodio offre uno spunto per riflettere sulle grandi questioni spirituali e temporali del mondo contemporaneo. Il matematico “impenitente” non demorde e rilancia, descrivendo le leggi della religione degli scienziati – per intenderci quella del “Deus sive Natura” spinoziano – e addirittura dettando un nuovo “Credo”, una professione di fede cieca e assoluta verso le regole della natura.
Nonostante il tema teologico, al quale è espressamente dedicata una sezione del libro, sia il fil rouge che percorre tutto l’impianto dell’opera, Piergiorgio Odifreddi non risparmia le critiche alle altre branche del sapere, prime fra tutte la filosofia e la letteratura. Per quanto riguarda la prima, in queste pagine si ritorna al dibattito intellettuale che ha già coinvolto in passato pensatori del calibro di Severino e Cacciari, per quanto concerne invece la letteratura, si schiudono nuovi e interessanti prospettive di discussione.
Secondo Odifreddi la creazione letteraria non è altro che il frutto della fantasia: invenzione, favola, insomma mera illusione che non merita di rivestire il ruolo cardine che ricopre nel mondo della conoscenza e, soprattutto, dell’editoria. Meglio sarebbe per i lettori rivolgere la propria attenzione e il proprio interesse alla scienza, cioè ai fatti reali, capaci di rivelare le leggi universali del mondo e di squarciare il velo delle illusioni che ci impedisce di conoscere la realtà.
Ancora una volta, dunque, il professore sferra il suo attacco in nome di uno scientismo integralista, utilizzando il dogma riduzionista come una spada in grado di colpire tutte le branche del sapere. Una vera e propria crociata che prosegue sulle pagine di questo nuovo libro, un’opera che comunque si dimostra capace di suggerire nuove riflessioni, riaccendere passioni, stimolare una ricerca di senso assoluto – religioso o scientifico – in una società pervasa dal relativismo.
Massimo Ghelfi
Titolo: Il matematico impenitente
Autore: Piergiorgio Odifreddi
Editore: TEA
Prezzo: € 9.00
Collana: Saggistica TEA
Data di Pubblicazione: Aprile 2009
ISBN: 8850218494
ISBN-13: 9788850218493
Pagine: 363
Reparto: Metodologia scientifica > Scienza per tutti