69
è facile capire che la cosa è piuttosto improbabile. Ri¬cordi e abitudini sono, in noi, legati alla struttura cerebrale, come un fiume è costretto al suo alveo. L’acqua del fiume si rinnova continuamente, ma segue sempre
lo stesso corso, perché in precedenza le piogge hanno scavato il letto del fiume. Allo stesso modo, eventi precedenti hanno scavato un canale nel nostro cervello, e in questo canale scorrono i nostri pensieri. Da ciò derivano memoria e abitudini mentali. Il cervello, però, come struttura, si dissolve alla morte, ed è, perciò, presumibile che altrettanto avvenga per la memoria. Pensare diversamente sarebbe come aspettarsi di vedere un fiume fluire nel suo corso abituale, dopo che un terremoto ha fatto sorgere un monte al posto della vallata che c’era prima. La memoria e la mente dipendono da una attitudine che, notevole in certi tipi di struttura materiale, esiste poco o non esiste affatto in altri tipi. È l’attitudine a dar forma alle abitudini, quale risultato di frequenti e similari eventi. Le nostre pupille si contraggono, ad esempio, di fronte a una luce forte; se questa luce ci appare ripetutamente, e contemporaneamente avvertiamo
Il suono di un gong, alla fine basterà il suono del gong per far contrarre le nostre pupille. Questo fatto riguarda il cervello e il sistema nervoso, vale a dire la struttura materiale. Fatti analoghi spiegano la nostra facoltà di esprimerci, i nostri ricordi e le emozioni che essi suscitano, le nostre abitudini morali o immorali e ogni altra cosa che costituisce la nostra personalità mentale, esclusa la parte determinata dall’eredità. Quest’ultima viene trasmessa ai discendenti,, ma non può, nello stesso individuo, sopravvivere alla distruzione del corpo. Sicché, tanto la parte ereditaria come quella acquisita di una personalità sono, secondo la nostra esperienza, legate alle caratteristiche di certe strutture corporee. È risaputo che si può perdere la memoria in seguito a lesioni cerebrali, che un uomo per bene può diventare vizioso dopo un’encefalite letargica e che un bambino intelligente può trasformarsi in un idiota per mancanza di iodio.
Se si tiene conto di fatti tanto comuni, appare poco probabile che la mente possa sopravvivere alla totale distruzione
|