A cura di Renzo Montagnoli
Gli italiani e le guerre
Che Mario Isnenghi sia un grande storico è sicuramente fuor di dubbio, ma che sappia raccontare la storia non solo per gli studenti degli atenei, ma anche per una vasta ed eterogenea platea è un’altra cosa, una qualità che, secondo me, non gli è propria. Di suo avevo già letto La Grande Guerra, opera per certi versi interessante, ma viziata da un tono accademico che di certo non consente al lettore di appassionarsi e di sentirsi partecipe. Anche questo libro (Le guerre degli italiani Parole, immagini, ricordi 1848 – 1945), presenta il medesimo difetto che, pertanto, deve ritenersi congenito; non si pretende che abbia il carisma di Denis Mack Smith o le capacità di attrarre di Alessandro Barbero, ma resta il fatto che fra il sapere e il diffondere questo sapere spesso resta un abisso; nella circostanza, poi, l’impostazione dell’opera, che pure è interessante, appare dispersiva, perché il raccontare dei conflitti che hanno caratterizzato l’Italia di circa un secolo non avviene secondo un ordine cronologico, bensì sulla base delle tipologie delle testimonianze storiche, e cioè, e solo per citarne alcune, i proclami, i quotidiani, la corrispondenza dei militari e i nomi delle vie. Non c’è dubbio che questa strutturazione sia assai originale, ma presenta anche lo svantaggio che può, e sovente ci riesce, disorientare. Ne esce un quadro del tutto particolare, il risultato dell’esatto incastro dei numerosi e variegati pezzi di un grande puzzle, in cui c’è di tutto: retorica e cattivo gusto, esaltazione e scoramento, fatica e dolore, tanto dolore. Oserei dire che Isnenghi più che impegnato a parlarci delle tante, troppe guerre che hanno visto coinvolto un popolo come il nostro che si atteggia a pacifico, ha inteso fare una ricerca sociologica per comprendere e descrivere l’atteggiamento degli italiani nei confronti della guerra. In questo senso l’impostazione è quella giusta – e non avrebbe potuto fare altrimenti – e l’opera assume un valore del tutto particolare per conoscere come eravamo, come siamo e forse come saremo. In tal caso il risultato cambia e diventa più che apprezzabile, tanto da consigliarne vivamente la lettura, pur con i limiti dianzi precisati del tono accademico utilizzato.
Titolo: Le guerre degli italiani. Parole, immagini, ricordi 1848-1945
Editore: Il Mulino
Collana: Storica paperbacks
Prezzo: € 14.00
Data di Pubblicazione: Settembre 2015
ISBN: 8815259473
ISBN-13: 9788815259479
Pagine: 394
Reparto: Storia
Mario Isnenghi è nato a Venezia nel 1938 e ha insegnato Storia Contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia. E’ autore di numerosi libri di storia, fra in quali I vinti di Caporetto nella letteratura di guerra (Marsilio, 1967), Il mito della Grande Guerra. Da Marinetti a Malaparte (Laterza, 1970), Le guerre degli italiani. Parole, immagini, ricordi. 1848 – 1945 (Mondadori, 1989), La grande guerra (Giunti, 1993), L’Italia del fascio(Giunti, 1996), La tragedia necessaria. Da Caporetto all’otto settembre (Il Mulino, 1999),Garibaldi fu ferito. Storia e mito di un rivoluzionario disciplinato (Donzelli, 2007),Garibaldi fu ferito. Il mito, le favole (Donzelli, 2010), Ritorni di fiamma. Storie italiane(Feltrinelli, 2014)