MANU CODJIA – Looking for Parker


A cura di Giuseppe Maggioli

MANU CODJIA – Looking for Parker – (Bee Jazz).
Indicato da molti come uno dei maggiori chitarristi del nostro tempo, Manu Codjia (classe 1975) ci presenta il suo nuovo disco tra distorsori, jazz, blues e variazioni indie, mettendo in primo piano il suo amore per il suono nero contemporaneo e le sue funzioni terapeutiche a stretto contatto con il linguaggio frenetico delle metropoli. Di estrazione prettamente meticcia e non , le sue collaborazioni( Erik Truffaz, Tony Malaby, Pat Metheny) hanno lasciato molte tracce all’interno della sua musica, adagiata come non mai su frequenze sempre diversissime basandosi sull’improvvisazione e proponendo un vero work in progress di suoni mirabili. Nel cd troviamo le magie e gli omaggi per Miles Davis, Charlie Parker e Dizzy Gillespie più alcune sue rivisitazioni di brani jazz dal sapore seventy in chiave moderna e noise dal groove decisamente black. in varia sequenza scorrono le ostinate vibrazioni di Laura e Billie?s Bounce, i vapori cool di Lover Moon e la capacità virtuosa di Hot House e Be-Bop. Accompagnato da un flessibile batterista come Christophe Marguet (veramente ottimo) e dalla sassofonista Geraldine Laurent (non proprio adatta alla sua musica), Codjia è tra i più richiesti chitarristi della sua generazione e questo sua creatura ci conferma le mille sfaccettature della sua musica , tra incastri post-bop intuizioni funk e un lessico moderno vicino a quello di John Scofield che non dimentica la lezione dei mostri sacri del jazz classico. Codjia mescola le carte affrontando temi ‘liberi’ o free con atmosfere lussureggianti!

Giuseppe Maggioli

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