La Fantastica storia di Margherita


favoledi Serenella Menichetti

Possibile che non possa distrarmi un attimo perché Margherita, ne approfitti ogni volta per allontanarsi. Adesso volta dove si sarà cacciata.
Dalila madre di Margherita, cercava la sua piccola che si era allontanata mentre lei si stava osservando allo specchio, con i nuovi jeans, nel camerino di prova. Si sentiva abbastanza tranquilla, perché solitamente la figlia si infilava nel camerino attiguo al suo, per specchiarsi, come la mamma.
Dopo aver ispezionato tutti i camerini, del grande magazzino, ed addirittura entrando anche in quelli occupati, beccandosi il gridolino indispettito di una signora ed un -prego entri pure-di un maschietto in boxer a righe. Si sentì invadere dall’angoscia.
-Calma, Dalila! Calma può darsi che Margherita sia sulla scala mobile- si disse.
Sulla scala, c’erano diversi bambini, con le loro mamme, ma non la sua Marghe!
Dalida si diresse allora al piano inferiore. Dove immaginava si fosse nascosta Margherita, magari fra i vestiti da bambino. Scostò diversi carrelli, sicuramente la figlia, voleva farle uno scherzo!
Ma di Marghe, nessuna traccia.
Dalila, cominciò a sudare freddo. Il cuore le batteva, forte, forte.
Si mise allora, a chiamare la bambina – Margherita dove sei, dai esci, adesso basta! Questo non è un gioco! Adesso mi fai preoccupare! Preoccupata, lo era veramente, Dalida.
Una delle commesse vedendola in difficoltà, si avvicinò chiedendole che problema avesse.
Da lì a pochi minuti, l’altoparlante, annunciava che la bambina Margherita Zucchelli si era persa, se qualcuno l’avesse vista, era pregato di accompagnarla alla reception……Dalida, seduta sul divano era visibilmente disperata.

Un caschetto biondo come il grano, entrò nel tendone del circo “Farfaplù” si guardò intorno, poi si sedette sulla panca in prima fila, proprio davanti alla pista dove in quel momento si esibiva il pagliaccio Tiramisù. Margherita rimase affascinata, dal suo enorme e contagioso sorriso.
Come era bello! E come faceva ridere, quando cercava di prendere una caramella gigante a Topolino, lui tirava da una parte e topolino dall’altra, nessuno dei due riusciva però a prenderla, perché la caramella si allungava, come un elastico.
La gente rideva a crepapelle, anche Margherita si sbellicava dalle risate.
-Che bello, essere qui ! Si mise a ridere fino alle lacrime, quando il gatto Marameo, piano piano, riuscì ad addentare la caramella in mezzo, pappandosela quasi tutta.
Dopo che i pagliacci, tra gli scroscianti applausi, uscirono. Fecero il loro ingresso gli acrobati.
-Come fanno a camminare sulla corda, come se passeggiassero per il corso di una città, si chiedeva Marghe e, pensava- Mi piacerebbe un sacco essere al loro posto-
S’immaginava di essere lassù, insieme a loro, con un body, pieno di lustrini e pajette, con la gente che l’ammirava e l’applaudiva e, lei che faceva dei salti mortali con una disinvoltura incredibile.
Mentre sognava ad occhi aperti le si avvicinò Tiramisù- Ciao Marghe, sai che io sono un pagliaccio speciale, che sa leggere i desideri dei bambini come te?
Margherita, rimase a fissarlo per la sorpresa. Lui continuò-In questo momento io sento che tu desideri provare ad esibirti sulla corda, insieme agli acrobati, ho indovinato?-Le chiese.
Marghe, non aveva ancora aperto bocca che si ritrovò, sulla pista.
-Ma, ma, ho il grembiulino a quadretti della scuola!
Non l’aveva ancora detto, che il gatto Marameo leccandole ripetutamente il grembiule con la sua lunga lingua rosa,riuscì a trasformarlo, in un preziosissimo body dai colori dell’arcobaleno.
Topolino, poi, accompagnò la graziosissima acrobata sugli scalini di corda della scaletta dove, riuscì a salire con una sicurezza da star del circo. Una volta, saliti gli scalini, Margherita si trovò davanti a quella lunga corda tesa, sospesa in aria, che tanto l’affascinava. Guardò in basso, tutto sembrava piccolo, e quella moltitudine di persone che applaudivano e urlavano, venivano percepite da Margherita come un’enorme massa di colore che muovendosi si mescolava e faceva un gran frastuono…Margherita , guardò nuovamente avanti, si concentrò, iniziò l’inconsueto percorso. ” Piccoli passi ” si ripeteva nella mente, e “un-due…uno davanti all’altro” ed in men che non si dica Margherita arrivò fin oltre la metà della corda. Quando sentì urlare il suo nome che rimbombò nel tendone circense, come un tuono. La folla si zittì. E Margherita -oooooo….sto perdendo l’equilibriooo….- la corda iniziò a vibrare e Margherita, ormai traballante, capì che l’unica cosa che le rimaneva da fare era quella di aprire il suo ombrellino rosa e lasciarsi cadere dolcemente.- Con la sua manina grassottella aprì l’ombrellino, e leggiadra si lasciò andare… Il pubblico applaudì intensamente, mentre Margherita sorridente salutava con la manina.
Giunta a terra, la novella acrobata, chiuse l’ombrellino, fiera di sé, fece un inchino al pubblico, proprio come una vera protagonista. I pagliacci, esultando le corsero incontro e, cantando e ballando pronunciarono il suo nome, come si pronuncia il nome di una grande artista.
Margherita, si diresse verso la mamma, che l’aspettava ai piedi del palco, esausta dopo lunghe ricerche.
Margherita si avvicinò la guardò con aria severa e le disse -Mamma non si urla così durante un numero acrobatico, stavi per rovinare tutto!!-
La mamma, dopo la rabbia e la paura provate in precedenza per la scomparsa della figlia, la gioia che provò alla sua vista, neutralizzò immediatamente quelle sensazioni negative. Margherita tra le braccia della mamma sentiva di essere tornata nel suo posto sicuro.
– Mamma, hai visto come sono stata brava? Sono proprio una STAR! Vieni che ti faccio conoscere i miei fantastici amici.-
Maddalena cercò con gli occhi Tiramisù e Marameo, ma non vide li vide. Nemmeno la sua mamma c’era e..e ..non c’era neppure il circo.
Si guardò intorno e vide una miriade di secchi rossi allineati con dentro degli spazzoloni, ed anche moltissime scope gialle.
In un attimo si diresse verso la porta cercando una via di uscita, la porta era chiusa !
Mamma chiamò, Tiramisù, venite, dove vi siete nascosti. Marameo vieni a leccarmi, aiutami ! Marameo! Tiramisù! Per piacere aprite la porta!
Fortunatamente la porta fu aperta, ma non dagli amici del circo, ma dagli impiegati del grande magazzino con dietro mamma Dalila.
Marghe non capiva più niente, ma cosa era accaduto?
Dopo, a casa ne parlò con la mamma, lei la rassicurò spiegandole che era stato senza dubbio un sogno, dopo che si era addormentata nel ripostiglio del grande magazzino.
Maddalena, annuì ma non era molto convinta che fosse stato un sogno. Lei dentro di sé era fermamente certa di aver vissuto quel fantastico, magico momento di gloria, al circo. E presto ci sarebbe tornata, per viverne altri, simili.

Serenella Menichetti

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