Citazioni: Jonas Karlsson, La stanza


Citazioni tratte da: La stanza di Jonas Karlsson

Le persone grette non vedono il mondo per quello che è. Lo vedono soltanto come vogliono loro. Non vedono le sfumature. Le piccole cose che fanno la differenza.

Siamo rimasti per un lungo istante davanti lo specchio. Lei mi ha toccato. Anche io l’ho toccata, ma era come se mi tirasse le braccia e le mani e mi portasse in giro. Come un ballo. Non avevo bisogno di muovere un muscolo. Lo faceva lei per me. Naturalmente in maniera erotica, ma mai in modo sordido, com’è facile che accada quando un uomo e una donna si incontrano. Mi ha sorriso, ma non ricordo se ci siamo detti qualcosa.

Non sempre gli stupidi sanno di esserlo. Forse si rendono conto che qualcosa non va, forse notano che le cose non funzionano come avrebbero voluto, ma pochi capiscono che dipende proprio da loro. Che costituiscono, per così dire, la radice dei loro stessi problemi.

«Che cos’hai fatto negli ultimi giorni?»
Naturalmente voleva essere una risposta. Mi ha fatto quella domanda nella stessa maniera banale che usa la gente quando ti chiede come stai. Non gli interessa sapere qualcosa della tua salute. Vogliono soltanto sentire la propria voce, ripetere cose che hanno già detto. Vogliono potersi esprimere in un contesto sociale.

Se non ti è mai capitato prima, è facile lasciarsi ingannare dalle per-sone che si conoscono da poco tempo. Si ha l’impressione che siano migliori dei vecchi amici. Gli attribuiamo le qualità più nobili, solo perché non le conosciamo bene. Possono essere simpatici e gentili la prima, la seconda e pure la terza volta. In casi particolari anche la quarta e la quinta. Ma alla fine resti quasi sempre deluso. Prima o poi si arriva a quel punto: una circostanza in cui salta fuori il loro vero io.

Diverse persone dovrebbero imparare a vedere i loro lati peggiori. Il male alberga dentro ciascuno di noi. Come diceva il poeta: «Ciò che è il fondo dentro di te, lo è anche dentro gli altri».
D’altra parte, è anche positivo rendersi conto di non essere così speciali come crediamo. Vogliamo guadagnare bene, mangiare bene e in generale vogliamo divertirci. Ascoltare la radio ogni tanto o vedere qualcosa di carino in televisione. Leggere un libro o un giornale. Vogliamo che ci sia bel tempo e poter fare la spesa sotto casa e a buon mercato. In questo senso siamo tutti degli esseri relativamente semplici. Sogniamo di avere una compagna o un compagno più o meno gradevoli, una casa per le vacanze estive o un appartamento in comproprietà sulla Costa del Sol. In fondo in fondo, vogliamo soltanto la tranquillità. E una giusta dose di intrattenimento facilmente digeri-bile di tanto in tanto. Tutto il resto è una posa pretenziosa.

Naturalmente era una menzogna bella e buona. In quel momento ho capito quanto ci si sente soli a essere gli unici a vedere la verità in questo mondo di creduloni.

Eppure è stato bello, per la prima volta dopo tanto tempo, poter pensare con chiarezza. E mi sono reso conto che dai propri errori c’è solo da imparare.
Ciò che non uccide, fortifica.

Non puoi invertire il corso di un fiume sbarrandogli il cammino e obbligandolo a prendere la direzione opposta. Nessuno possiede simili poteri, per quanto possa essere forte. Il fiume strariperà, e continuerà a scorrere testardo, più o meno come prima. Non puoi invertire il suo corso da un giorno all’altro. Nessuno ci riesce. Al contrario, devi cominciare lasciandoti trasportare dalla corrente. Devi impadronirti della sua stessa forza e tirarlo, lentamente ma inesorabilmente, nella direzione che desideri. Il fiume non si accorgerà che sei tu a guidarlo, se la curva è abbastanza dolce. Penserà invece di continuare a scorrere come al solito, dal momento che nulla sembra essere cambiato.

Lo zelo è il padre del successo.

Era la stessa cosa con la stanza? Un giorno forse avrebbe scoperto anche loro quello che io, tanto tempo prima, avevo cercato di mostrargli? Forse non erano in grado di vedere ciò che a me appariva ovvio? Era così che si sentiva Copernico?

Non c’è nessuna ragione di stare a sentire la stessa cosa due volte. O tre o quattro. Le persone normali ascoltano un’enorme quantità di chiacchiere inutili, di cui potrebbero tranquillamente fare a meno.

Titolo: La stanza
Autore: Jonas Karlsson
Prezzo copertina: € 18.00
Editore: Isbn Edizioni
Traduttore: Bassini A.
Data di Pubblicazione: gennaio 2014
EAN: 9788876384783
ISBN: 8876384782
Pagine: 153

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