Il trattato del buon maestro di Susanna Deguidi 1

Il senso del dolore
Il prezzo può sembrare alto da pagare, ma lo è ancora di più quello della perenne incertezza, quello del dolore di-struttivo fine a sé stesso, che non ha un fine di ricostruzio¬ne, che ti fa andare incontro a un vicolo cieco.
Il dolore si può trasformare, in costruzione o distruzione, a noi la scelta.
Non esiste per caso (come d’altra parte tutto il resto), an-che esso ha una sua precisa funzione, che è quella di essere l’occasione per darci modo di cambiare, di trasformare ciò che inconsapevolmente ci siamo rifiutati di vedere, di valu-tare, di affrontare, tempo prima.
E un’opportunità che ci offriamo per volare più in alto, per darci l’occasione di diventare qualitativamente più validi.
Mi rendo conto che non è facile vederla sotto questo aspetto, ma, in fin dei conti cosa è stato facile fino ad ora?
Come tutte le cose che danno soddisfazione e appaga-mento nella nostra vita, devono essere lavorate, sudate e sofferte, ma solo in vista di qualcosa di più elevato, di più maturo.
Piedi ben piantati a terra e sguardo volto al cielo, dove è scritta la nostra rotta, dove è indicato il nostro cammino, in nome di una purezza che ci fa sentire grandi anche quando facciamo piccole cose.

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