Recensione: Idolo Hoxhvogli – La comunità dei viventi


La comunità dei viventi” di Idolo Hoxhvogli è un saggio metafisico scritto con uno stile narrativo non facile nel descrivere argomenti che spaziano dalla teologia all’epistemologia, dalla filosofia alla letteratura, creando un tessuto di riflessioni intricate e profonde.
Il libro sembra voler sfidare le convenzioni, presentando un Dio fragile, un’umanità nomade nell’universo dei segni e una tecnocrazia che vede la libertà come un errore. Non c’è spazio per le consolazioni dei catechismi tradizionali, ma l’autore indica una direzione verso la vita oltre ogni sconfitta, una semiotica del vivente che funge da labirinto dei respiri, un punto di incontro tra universale e singolare.
La relazione tra i gesti umani e la trascendenza appare spezzata, lasciando il mondo in mano agli esperti e ai loro assiomi, con la conoscenza del bene e del male secolarizzata nell’utile.
In Acchiappafantasmi, secondo capitolo del libro, Il tempo viene descritto come un ostacolo alla vera vita, impedendo alle persone di vivere appieno. Tuttavia, “In fondo ai corpi, però fantasmi educano contro il potere, amuleti squadernano i sepolcri, la casa, la morale dello Stato” l’autore sottolinea l’importanza di lasciare spazio alla creatività e alle storie individuali, anche in un mondo opprimente.
Hoxhvogli prosegue nell’evocare l’idea di un mondo in cui la natura stessa è un alfabeto misterioso e mutevole, sfidando la comprensione e l’interpretazione umana. Si menziona il processo fisiologico degli alberi, con il xilema e il floema che trasportano i nutrienti su e giù, permettendo la fotosintesi e la distribuzione degli zuccheri. Questa immagine degli alberi che “fanno la rivoluzione stando fermi” suggerisce una prospettiva sulla pazienza e la capacità di adattamento della natura.
Il capitolo termina con l’idea che gli uomini chiedono al tempo di lavorare, “Tempo quali sono le tue esperienze?”, il tempo è descritto come un elemento che scorre inesorabilmente, portando con sé le esperienze umane, la fame dei corpi e la scorsa della vita.
L’autore ci parla delle mappe come rappresentazioni del mondo, figurandole come “tele di Penelope” che tessono e disfano storie e geografie. La mappa di Hereford, situata in una cattedrale vicino al fiume Wye, diventa un simbolo di tutte le mappe e delle interpretazioni soggettive della realtà. L’autore sottolinea l’importanza della prospettiva personale nel determinare la verità e il significato di ciò che vediamo.
In Santità e Metaverso affronta la crescente dipendenza dell’umanità dalla tecnologia e dai dati sostenendo che l’uomo è sempre più “digitalizzato” e “sfigurato” dall’era dei computer. Le mappe digitali e i dati sono descritti come un’architettura ostile ai viventi, che rischia di far perdere di vista la connessione con l’esperienza umana reale.
Proseguendo si discute dei labirinti come luoghi di confusione e incertezza, sottolinea l’importanza di liberarsi dai labirinti e di allontanarsi dalle strade predefinite per trovare la propria libertà. La morale viene vista come una raccolta di stelle con geometrie astrologiche.
La comunità dei viventi” si distingue per l’uso di un linguaggio ricco di metafore, allegorie e simbolismo, il quale può risultare impegnativo per il lettore, richiedendo una lettura attenta e concentrata, l’autore esplora le parole e le immagini che ne derivano, stimolando a una riflessione approfondita su ogni frase.
La struttura del testo è frammentata e non lineare, con argomenti che si intersecano e sovrappongono, creando una sensazione di confusione e disorientamento, tuttavia, invita anche a cercare collegamenti e significati più profondi tra le diverse sezioni del libro.
Gli argomenti trattati spaziano ampiamente, ma alcuni temi ricorrenti emergono chiaramente: la spiritualità, la filosofia, la natura dell’essere umano e la natura stessa sono tutti oggetto di riflessione, in particolare, l’autore esplora concetti come l’incarnazione, la conoscenza, il tempo e l’identità.
La lettura di questo libro richiede una mente aperta e una predisposizione ad esplorare idee complesse e astratte. Sebbene “La comunità dei viventi” possa sembrare sfuggente e impegnativo, offre una ricca fonte di riflessione per chi è disposto a immergersi in un mondo di pensiero profondo e insolito.

Titolo: La comunità dei viventi
Autore: Idolo Hoxhvogli
Prezzo copertina:
Editore: Clinamen
Collana: La biblioteca d’Astolfo
Data di Pubblicazione: 22 settembre 2023
EAN: 9788884103376
ISBN: 8884103371
Pagine: 58

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

 

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