A cura di Giuseppe Maggioli
IBRAHIM MAALOUF – Illusions – (Mi’ster Productions/Harmonia Mundi).
L’etno-jazz futurista dalle molteplici aperture musicali di Ibrahim Maalouf (trumpet) risolve in otto pezzi, magistralmente suonati, le tematiche di tanta spazzatura mediatica. Il cd arriva dopo le celebrazioni di Wind, il capolavoro di musica contemporanea uscito nel 2012. In queste pieghe di assoluta bellezza si erge una musica potente , rivoluzionaria, un concentrato di stili dove il jazz entra in contatto con il rock, la musica cinematografica, il post-rock Chicago e la musica araba di estrazione contemporanea. Un guazzabbuglio colto nel quale la musica di Miles Davis entra in collisione con Frank Zappa, con il funk meticcio degli anni settanta e la musica sinfonica di derivazione progressive (E.L.P, Marillion!?!), il tutto suonato con piglio modernista.
Un viaggio che ci porta lungo le coste africane a quelle statunitensi, pezzi inusuali come Conspiracy Genaration e Nomade Slang, il fuoco ardente di Illusions per passare alle aperture elettro-acustiche di Busy, con un affascinante profilo timbrico. La notte di mischia con il giorno e i brani si dipanano e si allargano in una armonia suadente con molteplici citazioni e ritmiche funky decisamente originali. Ibrahim Maalouf si conferma musicista misterioso, trombettista evoluto verso un suono carico di atmosfere per una versione sicuramente ‘trasversale’ del jazz moderno con fiumi multicolori e sensazioni zen da vero guru delle sonorità eccentriche. La sua isola è e nel mare azzurro e il suo neo indie-jazz è un’esplosione di creatività unica nel suo genere.
Giuseppe Maggioli