RecensioniMusicali: Gian Slater “Glimmer” (Biophilia Records).


Folk singer tra le più interessanti in circolazione Gian Slater (vocal), ragiona per umori concettuali e sonorità sofisticate. Una scrittura che vede la partecipazione di melodie indie jazz e bucoliche espressioni acustiche. Il nono album di Gian Slater, Glimmer è una raccolta profondamente personale di brani originali, eseguiti da solo al pianoforte e alla voce. Questi pezzi esplorano temi di trasformazione e di evoluzione della narrativa di sé, offrendo una resa dei conti catartica con questioni come aspettative ostinate, autocritica, amicizia, e famiglia. Conosciuta per un catalogo diversificato ed eclettico che spazia da quartetti jazz, trii folk acustici, elettronica, Glimmer segna l’espressione musicale più intima e autentica di Gian fino ad oggi. Superlative le ‘occasioni’ di A Forest in a Thumbnail, I Miss You Too e Sound Of Us. Dolce, avvolgente di un minimalismo jazz che cattura. La cantante/compositore/polistrumentista Gian Slater è ben nota nei circoli jazz e di musica contemporanea sia a livello internazionale che nella sua nativa Australia. Come improvvisatrice ha collaborato con Ben Monder, Theo Bleckmann, Will Vinson e molti altri negli Stati Uniti, così come con i luminari della musica australiana Paul Grabowsky, Lior e Andrea Kelle. Il nuovo disco molto bello si mostra come un’opera avvincente e descrittiva, tra Joni Mitchell e Kristin Hersh. Postmoderno.

Giuseppe Maggioli

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