A cura di Giuseppe Maggioli
GERALD CLAYTON – Life Forum – (Concord Jazz/Universal)
Il nuovo rampollo della scena neo-jazz-fusion, Gerald Clayton (piano, fender Rhodes, organ) ci dona un lavoro davvero intrigante. Spessore funky, sottili trame elettro-acustiche influenzate da canoniche esplosioni di musica black che generarano un ascolto morbido ma trasversale. Il giovane talento del jazz moderno nato a Utrecht, 29 anni fa è oggi uno dei più importanti pianisti in circolazione insieme a Marc Cary e Robert Glasper, autentiche colonne della musica afroamericana a stelle e strisce. Il suo lavoro conferma tutto ciò, dodici brani in scaletta con ospiti d’eccezione come Ambrose Akinmusire, Logan Richardson, Joe Sandars e molti altri per un risuluato che sublima in un unico gesto contaminazione, melodia e il jazz. Le atmosfere calde di A life Forum e Sir Third che fanno innamorare di botto l’ascoltatore, gli arrangiamenti gustosi e ricchi di groove di Shadamanthem, le vivaci spruzzate soul-jazz di Dusk Baby e Mao Nas Massa che ben si allacciano ad un discorso molto ampio sul destino della musica del terzo millennio o pezzi raffinatissimi (Future Reflection e Some Always) che animano i toni ‘giovani’ di questo particolare cd che sembra un prisma con molte facce musicali. Protagonista indiejazz assoluto la sua crescita stà influenzando le tematiche meticce e creative della scena newyorchese più alternativa, lacerando i modelli di plastica-musica-preconfezionata che inperversano in lungo e largo con una musica decisamente perfetta! Il brivido caldo per le feste di Natale.
Giuseppe Maggioli