Georges Simenon – Maigret a scuola


Recensione libro “Maigret a scuola” di Georges Simenon

L’emarginazione
E’ una bella giornata di sole che annuncia l’imminente primavera quella che vede Maigret raggiungere il suo ufficio al commissariato. In sala d’attesa c’è un ometto dall’aspetto insignificante che è lì da un bel po’ per parlare con lui. Lo riceve e il commissario apprende che si tratta di un maestro, nonché segretario comunale, di un paesino presso La Rochelle, e che inoltre è sospettato del delitto di una vecchia conosciuta come accidiosa, insomma una strega. Maigret vuol vederci chiaro e così, benché il caso sia fuori dalla sua giurisdizione, accompagna al paese il suo interlocutore, convincendolo a costituirsi.
Inizia così questo giallo scritto da Simenon nel 1953 nel periodo del suo soggiorno negli Stati Uniti, un romanzo che ripropone il mondo chiuso proprio delle piccole realtà locali, argomento che l’autore conosce particolarmente bene e che gli offre la possibilità di esaminare la psicologia rozza, e tutto sommato semplice, dei suoi abitanti. Tuttavia, forse l’atmosfera del Nuovo Mondo, per certi aspetti così lontana da quella della vecchia Europa, mette un po’ in ombra le indubbie capacità di Simenon che, con il problema dell’emarginazione dello straniero, tipica delle piccole comunità, se non si trova a proprio agio, comunque appare un po’ sotto tono. Anche la trama, che non presenta colpi di scena, nella sua linearità contribuisce a togliere un po’ di mordente alla vicenda, così che, se la lettura è comunque sempre gradevole, non avvince come invece in altri romanzi. Non si arriva mai, pertanto, a momenti di particolare emozione, perché tutto scorre liscio, tranquillo, e anche i personaggi non hanno una personalità tale da contribuire a tenere attaccato alle pagine il lettore, desideroso di di arrivare a scoprire la verità. Inoltre, il commissario sembra in vacanza in questo giallo; arriverà sì alla soluzione del caso, ma l’impressione è che non si sia applicato più di tanto, quasi si trattasse di normale routine.
Quindi, da leggere, ma senza aspettarsi chissà cosa, un romanzo insomma adatto a trascorrere tranquillamente qualche ora, e non di più.

Titolo: Maigret a scuola
Autore: Georges Simenon
Prezzo copertina: € 10.00
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi. Le inchieste di Maigret
Edizione: 4
Traduttore: Giotti P. N.
Data di Pubblicazione: novembre 2003
EAN: 9788845918315
ISBN: 8845918319
Pagine: 158

Georges Simenon, nato a Liegi nel 1903, morto a Losanna nel 1989, ha lasciato centonovantatre romanzi pubblicati sotto il suo nome e un numero imprecisato di romanzi e racconti pubblicati sotto pseudonimi, oltre a volumi di «dettature» e memorie. Il commissario Maigret è protagonista di 75 romanzi e 28 racconti, tutti pubblicati fra il 1931 e il 1972. Celebre in tutto il mondo, innanzitutto per le storie di Maigret, Simenon è anche, paradossalmente, un caso di «scrittore per scrittori». Da Henry Miller a Jean Pauhlan, da Faulkner a Cocteau, molti e disparati sono infatti gli autori che hanno riconosciuto in lui un maestro. Tra questi, André Gide: «Considero Simenon un grande romanziere, forse il più grande e il più autentico che la letteratura francese abbia oggi»; Walter Benjamin: «… leggo ogni nuovo romanzo di Simenon»; Louis-Ferdinand Céline: «Ci sono scrittori che ammiro moltissimo: il Simenon dei Pitard, per esempio, bisognerebbe parlarne tutti i giorni».

Renzo MontagnoliSito

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