«Leggi una storia, poi giri il libro e ne trovi un’altra che è una sorta di immagine speculare della prima. Forse i personaggi sembrano molto diversi, osservati da un diverso punto di vista.»
«Suppongo di si.» (pag 40)
“The Turnglass: La Clessidra di Cristallo” di Gareth Rubin è un romanzo che ha catturato la mia attenzione fin dalla prima pagina, soprattutto per la struttura narrativa diversa dal solito. L’autore ci porta in un viaggio attraverso due epoche e due mondi intrecciati: l’Inghilterra del 1881 e la California degli anni Trenta, entrambi legati dalla misteriosa e corrotta dimora di Turnglass House.
La storia si apre con il giovane medico Simeon Lee, che si trova coinvolto in una serie di eventi oscuri e inquietanti mentre cura suo zio, il parroco Hawes, presso Turnglass House nell’Inghilterra del XIX secolo. Nel frattempo, nella California degli anni Trenta, la famiglia Tooke, legata alla fabbricazione del vetro, è al centro di un altro mistero, anch’esso legato a questa enigmatica dimora.
Quello che rende “The Turnglass” veramente unico è la possibilità per il lettore di scegliere da quale prospettiva iniziare la storia: dalla parte blu, ambientata nell’Inghilterra del passato, o dalla parte rossa, negli Stati Uniti più moderni. Entrambe le narrazioni sono collegate in modo sottile e affascinante, offrendo al lettore un enigma coinvolgente da risolvere.
L’autore intreccia un’atmosfera gotica, surreale e macabra che richiama le maestose dimore dell’Inghilterra dell’epoca. Immagina stanze avvolte nell’ombra, corridoi silenziosi e personaggi dai segreti inquietanti. Le descrizioni dettagliate ci immergono in questo mondo, tenendoci sulle spine, come se fossimo ospiti indesiderati nella misteriosa Turnglass House. E quando il romanzo ci trasporta nella California degli anni Trenta, il vetro delle pareti riflette uno stile più moderno e lineare, creando un contrasto affascinante tra passato e presente.
Mentre leggevo ‘The Turnglass: La Clessidra di Cristallo’, ho avuto l’impressione di viaggiare attraverso due mondi distinti: La Londra del 1881, mi ha catturato fin dalle prime pagine. Ho camminato per i corridoi bui di Turnglass House, immaginando gli echi dei segreti nascosti tra le pareti. Purtroppo, devo ammettere che la parte ambientata in California ha perso un po’ di forza man mano che proseguivo nella lettura. Forse il sole californiano ha sciolto parte del mistero che aveva avvolto la dimora inglese. Nonostante un finale che è stato un po’ deludente, nel complesso il romanzo mi ha affascinato. La scelta di iniziare dalla parte blu ha suscitato grande interesse e mi ha trattenuto, come se fossi stata risucchiata in un vortice di enigmi e segreti.
Credo che sia una lettura perfetta da fare sotto l’ombrellone!
Titolo: The turnglass. La clessidra di cristallo
Autore: Gareth Rubin
Prezzo copertina: € 18.60
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Edizione: 6
Traduttore: Maugeri G.
Data di Pubblicazione: 5 settembre 2023
EAN: 9788830461307
ISBN: 883046130X
Pagine: 468
Citazioni tratte da: The Turnglass. La clessidra di cristallo di Gareth Rubin
«Crede che siamo padroni del nostro destino, Simeon? Vedo che ne è convinto. Be’ si sbaglia. Non siamo altro che giocattoli nelle mani altrui.» (pag 163)
Il tempo di grava addosso come un peso, quando è tutto quello che hai. (pag 210)
«La sofferenza mentale è la più dolorosa», disse Simeon mosso a compassione. «Non oso immaginare.»
«Dicono che col tempo ci si abitua a tutto.»
«Così dicono.» (pag 219)
Credo che si impari molto di più su una persona dai libri che legge rispetto a dove trascorrere le vacanze o al quale casella spunta su una scheda elettorale. (pag 27)
«Quando sono importanti, i soldi?»
«Ci sono cresciuto. Ne sono dipendente. Se me li togli, mi sbriciolo.» (pag 39)
Katia Ciarrocchi
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