Ex: amici come prima


A cura di Gordiano Lupi

I Vanzina tornano alla commedia corale con un buon lavoro composto da una serie di episodi uniti dai temi del tradimento, delle coppie che scoppiano, delle scappatelle coniugali, ma anche dei buoni sentimenti e dalla speranza di veder fare politica in modo diverso. Enrico e Carlo Vanzina calcano la mano più del solito sul lato sociale e inseriscono situazioni comiche ispirate agli scandali sessuali della recente politica italiana. Una scelta abbastanza insolita nel loro cinema, anche se la critica sociale non va in profondità e tutto resta sul piano di una commedia elegante, mai volgare, senza altre pretese se non quella di divertire. Mai come adesso possiamo affermare che i Vanzina sono gli eredi della vecchia commedia all’italiana, degni continuatori del cinema di Steno, Dino Risi, Monicelli e Comencini. Crescono pellicola dopo pellicola, costruiscono personaggi approfonditi, equilibrati, storie divertenti e realistiche, inserite in confezioni accurate e impegnate come il precedente La vita è una cosa meravigliosa (2010), che anticipava molti temi di questo lavoro.
Ex: amici come prima, non è commedia sentimentale sulla falsariga di Ex (2009) di Fausto Brizzi – un buon film con il limite del taglio televisivo – ma è vera commedia all’italiana che mescola momenti romantici a episodi farseschi, ai limiti della barzelletta, problemi sociali e rapporti interpersonali calati nella realtà a situazioni comiche quasi surreali. Carlo ed Enrico Vanzina fanno cinema dal 1976 e padroneggiano la macchina da presa da grandi professionisti. Piaccia o meno, si deve fare i conti con loro. Ex: amici come prima non è un sequel di Ex, pure se la volontà dei produttori sarà stata quella di bissare il successo della pellicola precedente. I Vanzina non girano sequel di film altrui, non l’hanno mai fatto, ma scrivono il loro cinema ispirandosi alla commedia classica che non ha niente in comune con lo stile di Brizzi, televisivo e didascalico. Alcuni attori (Gassman e Salemme) rappresentano i punti di contatto tra i due film, ma i loro personaggi sono del tutto diversi. La pellicola dei Vanzina non afronta solo il lato sentimentale della vita, ma cerca di raccontare il tradimento, i rapporti interpersonali, la difficile convivenza uomo – donna e persino un modo sbagliato di fare politica. Tutti argomenti tipici del cinema dei Vanzina, che non hanno bisogno di imitare e ispirarsi ai lavori di Fausto Brizzi, mentre è vero il contrario
Il film è composto da diverse storie di tradimenti, abbandoni, ricomposizioni coniugali e divorzi. L’episodio più interessante è interpretato da Vincenzo Salemme, Natasha Stefanenko e Tosca D’Aquino. Un politico italiano corrotto (Salemme) – per colpa di una moglie (D’Aquino) che pensa soltanto al denaro – viene eletto al parlamento europeo e si innamora di una donna che scoprirà essere il primo ministro di un’immaginaria Repubblica Baltica (Stefanenko), da poco indipendente dalla Russia. Il politico scoprirà l’amore, troverà il coraggio di mollare la moglie e riscoprirà la vera politica, come servizio reso al popolo, grazie a una donna che non vuole tradire la fiducia dei cittadini. Un altro episodio vede Alessandro Gassman nei panni di un architetto sfigato che si innamora inconsapevolmente dell’avvocato (Foglietta) di sua moglie (Logan). La storia si dipana tra incomprensioni, innamoramenti, situazioni classiche in cui sembra vero il contrario della realtà. Tutto si riduce a una squallida lotta per gli alimenti imbastita dalla moglie, ma il vero amore trionfa in uno spiritoso lieto fine. Enrico Brignano è un divertente marito imbranato che sposa una collega di lavoro (Mannino) dopo un lungo fidanzamento, ma quando incontra una vecchia fiamma come la bella Consuelo (Solari) perde la testa e mette in pericolo la relazione coniugale. Le parti comiche sono riuscite, anche se sono evidenti alcune forzature di sceneggiatura per far quadrare i conti di una storia abbastanza risaputa. Ricky Memphis è un uomo disperato e in cura psicanalitica perché la fidanzata (Barolo) l’ha mollato comunicando la sua decisione con un sms. Alla fine incontra la donna della sua vita (Pession) che lo scambia per uno psicanalista e gli racconta una storia identica alla sua. Pure lei vuol suicidarsi perché il compagno l’ha lasciata con un semplice sms. Paolo Ruffini è l’amico single di Memphis, rincorre le ragazze abbandonate perché ritiene che siano più facili da sedurre, racconta orribili barzellette, recita in livornese (perché è la sola cosa che sa fare) in un film ambientato a Roma e conferisce al personaggio lo spessore di un cartone animato.
Ex: amici come prima è una commedia elegante che in alcuni momenti strizza l’occhio alla farsa, ricorda la pochade e la commedia sexy, garantendo momenti di ilarità senza mai oltrepassare i limiti del buon gusto. Carlo ed Enrico Vanzina citano loro stessi quando Teresa Mannino attende il marito guardando Sapore di mare in televisione.
Tra gli attori spicca su tutti un grande Vincenzo Salemme, in un ruolo da politico napoletano innamorato che stigmatizza la politica cialtrone di casa nostra, il bunga – bunga, le escort e gli scandali sessuali. Bravo anche Enrico Brignano, con il limite della ripetitività del personaggio televisivo da ignorante che non sa scrivere e non riesce a pronunciare le parole difficili. Diligente Ricky Memphis, anche se monocorde, divertente Alessandro Gassman nella caratterizzazione dello sfigato un po’ volgare che finisce per innamorarsi. Tra le donne ricordiamo un’ottima Teresa Mannino, moglie bruttina ma innamorata di Brignano, che dà vita a un personaggio credibile, ingenuo e petulante. Paolo Ruffini, nota stonata di un cast all’altezza, recita sempre sopra le righe, replicando per l’ennesima volta la tipologia del livornese con battute inadeguate e imbarazzanti. Natasha Stefanenko caratterizza a dovere il ritratto di un primo ministro idealista di un paese da poco indipendente che crede ancora nella politica. Brave Anna Foglietta e Gabriella Pession, nei panni di due donne isteriche e problematiche, meno intense Tosca D’Aquino e Veronica Logan, come donne calcolatrici e interessate solo al denaro.  Liz Solari è la bella ragazza a caccia di sistemazione che mina il rapporto tra Brignano e la Mannino, ma si fa scoprire grazie a un diario galeotto. Il suo ruolo, viste le doti fisiche, è quello della bellona che irretisce gli uomini.
Da citare una trovata farsesca molto originale quando Paolo Ruffini si porta a letto una ragazza e sul più bello tutta la famiglia partecipa all’operazione profilattico. Pura commedia sexy, ai limiti della farsa. Il ragazzo va in bianco perché la camera è troppo affollata e alla fine la ragazza va con i genitori a vedere la partita di calcio in televisione. Una commedia senza punti morti, montata con ritmo serrato, fotografata con cura in alcuni esterni baltici e della costiera amalfitana, che garantisce il divertimento e non rinuncia a far pensare.

Gordiano Lupi
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Regia: Carlo Vanzina.
Soggetto: Enrico Vanzina.
Sceneggiatura: Carlo ed Enrico Vanzina.
Montaggio: Raimondo Crociani. Fotografia: Carlo Tafani.
Scenografia: Tonino Zera. Costumi: Nicoletta Ercole.
Musica: Giuliano Taviani e Carmelo Travia.
Produzione: Federica e Fulvio Lucisano, con la collaborazione di Rai Cinema.
Produttore esecutivo: Salvatore Morello. Distribuzione 01.
Interpreti: Enrico Brignano, Tosca D’Aquino, Anna Foglietta, Alessandro Gassman, Teresa Mannino, Ricky Memphis, Gabriella Pession, Paolo Ruffini, Vincenzo Salemme, Liz Solari, Natasha Stefanenko, Elena Barolo, Veronica Logan.

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