Che Andrea Scanzi sia un fuoriclasse della parola non vi è dubbio. Giornalismo da carta stampata/televisivo o narrativa fa lo stesso. La sua è un’intelligenza acuta e pungente, anche urticante. Provvisto di una curiosità onnivora e di un elevato grado ai autostima, può risultare simpatico o nient’affatto, ma le stimmate dell’autore scintillante e multiforme non gliele può levare alcuno. Politica o musica, costume o sport, non vi è campo in cui non si sia applicato con successo. E il teatro non fa eccezione.
In Eroi-Storie emblematiche di sport, in scena il 9 e 10 marzo al Teatro Leonardo di Milano Scanzi racconterà nella sua maniera affabulatoria e vividissima numerose storie di personaggi sportivi che hanno attratto la sua attenzione e, soprattutto, disegnato l’immaginario collettivo del mondo.
Rivivranno così le gesta di chi non è più fra noi: lo sprinter pugliese Pietro Mennea – uno “scatto proletario” per scalare le gerarchie della velocità e abbattere le viete barriere temporali; Marco Pantani, il Pirata, epico pedalatore e leggendario scalatore, dalle fulgidissime imprese e l’oscura morte; Muhammad Ali, pugile-icona, l’uomo capace di dire “no!” alla Guerra del Vietnam e per questo privato del titolo mondiale dei pesi massimi, paladino dei diritti della gente afroamericana e, in senso più ampio, dei diritti umani; Gilles Villeneuve, il pilota canadese, un cavaliere del rischio capace di accendere la fantasia delle folle con il suo coraggio sulle piste della Formula 1.
Ma anche “la bellezza di Marco Van Basten e il talento di Alberto Tomba, e l’ostinazione di Jury Chechi, la rivoluzione di Nadia Comaneci […] Storie di redenzioni, ma pure di dissipazioni, come quella di George Best. Storie di eroi, a volte loro malgrado. Ora per sempre e ora anche solo per un giorno. Storie emblematiche di sport che hanno suscitato emozioni, lasciando un marchio indelebile nella storia”.
Non sarà certo un monologo noioso. Semmai un trionfo dell’armonia che lo sport è in grado di creare, una celebrazione della bellezza e della perfezione del gesto unito al pensiero, del sacrificio che ogni disciplina sportiva richiede per andare più in alto, più veloci, più forti. Ricordando sempre che, se lo sport è una delle principali declinazioni dello spirito competitivo del genere umano (senza l’innesco di brutali conflittualità, data la sua simbologica messa in scena), è anche tuttavia quintessenza di massima democraticità (tutti partecipano nel confronto e nel tentativo di superamento dei propri limiti).
E la parola talora, ridestando l’immaginazione, può ricreare la magia donataci da quegli Eroi.
Alberto Figliolia
Eroi-Storie emblematiche di sport, di e con Andrea Scanzi. Teatro Leonardo, via Ampère 1, Milano (M2 Piola). Venerdì 9 e sabato 10 marzo, ore 20,30
Info: tel. 0286454545; e-mail biglietteria@mtmteatro.it