ERIC LEGNINI “Ballads” (Anteprima/Discograph).
Progetto dalle sfumature morbide e noir, il nuovo cd del pianista jazz Eric Legnini innesca una particolare lezione di musica trasversale, molto minimale.
Affiancato dai fidi Thomas Bramerie al contrabasso e Franck Agulhon alla batteria, Legnini traccia una linea neo jazz immaginaria che lo porta vicino all’asse Keith Jarrett più Brad Mehldau, con accanto una vorticosa passione per la musica ‘colta’ europea, grazie a una miscela vincente di jazz moderno, indiejazz di matrice Ecm e uno spleen alla Bill Evans. Nella sua brillante carriera vanno ricordatele collaborazioni con i grandi nomi della musica jazz internazionale come Joe Lovano, Toots Thielemans e il Miles Davis transalpino, Erik Truffaz.
In questo cd il pianista riesce a ritagliarsi uno spazio ben definito nel cuore degli appassionati di musica afroamericana con la dolcezza di “I fall in love”., le atmosfere cool di “Nightfall” e le ispirazioni (come dicevamo) jarrettiane di “Trastevere” e “Smoke gets in your eyes”, dimostrando una profondità emotiva da vero intrattenitore. Queste incursioni nella musica colta (“Folk song 1” ne è la prova) sono un lungo viaggio, che grazie hai suoi comprimari compie all’interno di un universo musicale molto ampio, coeso tra liquide atmosfere sognanti e una melodia volutamente d’autore. Chiudono il lavoro due brani come “Darn that dream e “Folk song 2” di matrice jazz acustico molto informale, in perfetta solitudine con il suo pianoforte in una delicatezza di immagini senza tempo!
Giuseppe Maggioli