“Il mistero Van Gogh” di Costantino D’Orazio, è un viaggio nel mondo di Vincent van Gogh che esplora non solo la sua arte e le sue opere, ma anche il complesso legame con il fratello Theo. La relazione tra i due fratelli è stata una delle connessioni più importanti nella vita di Vincent, una fonte costante di sostegno emotivo e finanziario, ma anche un’area di tensione e disillusione.
La narrazione di D’Orazio è ricca di dettagli e dipinge un quadro vivido degli ambienti e delle persone che hanno influenzato la vita di Van Gogh. Mentre molti altri libri hanno enfatizzato la follia e il tormento del pittore, D’Orazio cerca di restituire una visione più umana a Van Gogh, mettendo in discussione l’immagine del genio folle che spesso accompagna il suo nome.
Theo van Gogh, gallerista e mercante d’arte, è stato il principale sostenitore di Vincent, sostenendolo non solo con denaro ma anche con consigli e incoraggiamenti, nonostante ciò, Theo non ha mai creduto pienamente nel successo commerciale del fratello e spesso ha cercato di indirizzarlo verso stili e tendenze più vendibili. Questa ambivalenza è stata fonte di conflitto per Vincent, che si sentiva sempre un passo indietro rispetto alle aspettative del fratello.
Mentre Vincent sognava di creare arte che fosse significativa e unica, Theo preferiva opere più commerciabili, spesso ammirando artisti come Paul Gauguin, con il quale Vincent avrebbe avuto un rapporto tumultuoso. Questo conflitto di interessi ha segnato molte delle conversazioni e delle corrispondenze tra i due fratelli, con Vincent che cercava costantemente di convincere Theo del valore della sua arte.
D’Orazio, attraverso il diario di Vincent junior, svela la tensione tra la ricerca artistica di Vincent e le aspettative del mercato dell’arte rappresentate da Theo. Il libro esplora il peso che questa dinamica ha avuto sulla salute mentale di Vincent e sulla sua percezione di sé stesso come artista. Mentre Theo era una fonte di stabilità, la sua mancanza di fiducia completa nelle capacità artistiche del fratello alimentava le insicurezze di Vincent, portandolo a dubitare del proprio valore.
Il libro mostra anche il lato umano di questa relazione, evidenziando come, nonostante le divergenze, i fratelli fossero legati da un profondo affetto e da una comprensione reciproca che andava oltre le differenze. Theo rimase con Vincent fino alla fine, testimoniando la sua dedizione al fratello, anche se non sempre comprendeva o apprezzava appieno la sua arte.
Uno degli aspetti distintivi di questo libro è l’esplorazione dei segreti nascosti nei dipinti di Van Gogh, D’Orazio ci porta tra i paesaggi notturni allucinati e nei campi dai colori sgargianti, permettendoci di vedere oltre le immagini più note e di esplorare il contesto emotivo e personale che ha guidato il pittore nella sua arte. L’autore ci porta anche nei luoghi visitati da Vincent junior nel 1949, come il Brabante, il Belgio, Parigi e la Provenza, permettendo ai lettori di camminare sulle orme di Van Gogh.
Questo libro non è solo un resoconto storico, ma anche un’indagine che cerca di rispondere a domande importanti sulla vita di Van Gogh. Perché un artista oggi così apprezzato non è riuscito a trovare estimatori e collezionisti durante la sua vita? Quali erano i suoi veri sentimenti riguardo alla sua arte e al mondo che lo circondava? Attraverso il diario di Vincent junior, D’Orazio cerca di trovare risposte a queste domande, offrendo un punto di vista rivoluzionario su uno dei più grandi protagonisti della storia dell’arte moderna.
“Il mistero Van Gogh” ci ricorda che la vita di un artista è spesso piena di complessità e contraddizioni, e che le relazioni personali possono avere un impatto significativo sulla loro carriera e sul loro benessere emotivo. Il libro di D’Orazio offre una visione unica su questi aspetti, invitando i lettori a esplorare la storia di Van Gogh da una prospettiva diversa, centrata sulle dinamiche familiari e sulle sfide di essere un artista incompreso, perché dietro al genio folle c’era molto di più di quanto si possa immaginare.
Titolo: Il mistero Van Gogh
Autore: Costantino D’Orazio
Prezzo copertina: € 10.90
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Data di Pubblicazione: 16 marzo 2021
EAN: 9788855440790
ISBN: 8855440799
Pagine: 248
Citazioni tratte da: Il mistero di Van Gogh di Costantino D’Orazio
Il fascino della fragilità nelle sue figure viene interpretato come lo specchio della sua pazzia. Dentro gni quadro è facile riconoscere un po’ del suo genio e della sua follia.
(…)
È incredibile che nessuno abbia la stessa intuizione, mentre l’artista è ancora in vita: la sua instabilità mentale non esercita alcuna attrazione sui suoi contemporanei. (pag 4/5)
Lo rispetto, ma l’unico difetto di questo dipinto è che non ha difetti. (pag 57)
L’amore è qualcosa di così positivo, di così forte, di così vero che, per chi ama, soffocare il proprio sentimento sarebbe come togliersi la vita. E se a questo tu dovessi rispondermi: «Ma esistono veramente persone che si tolgono la vita», io ti direi semplicemente che non ritengo di aver tendenze del genere. (pag 62)
Quando ci si sveglia al mattino e non si è soli, quando si vede vicino a sé una creatura, il mondo diventa assai più buono (…) il giorno in cui ti innamorerai, ti accorgerai con stupore dell’esistenza di un’altra forza che ti spinge ad agire – e sarà la forza del cuore. (pag 65)
Dipingere i contadini è una cosa seria. (pag 73)
Credo sia giusto considerare l’arte uno strumento per migliorare la vita delle persone. O almeno un mezzo per spingerle na riflettere e agire per il bene di tutti. (pag 82)
Cosa sono io agli occhi della gran parte della gente? Una nullità, un uomo eccentrico e sgradevole, qualcuno che non ha posizione sociale né ne avrà mai una. In breve, l’infimo degli infimi, Ebbene, anche se ciò fosse vero, vorrei sempre che le mie opere mostrassero quello che c’è nel cuore di questo eccentrico, di questo nessuno. (pag 82)
Spesso ho l’impressione che la notte sia più ricca di colori se paragonata al giorno. (pag 156)
Il genio vaga nella mente lungo percorsi così misteriosi che un incantesimo di vertigine può farlo precipitare giù dalle sue vette. (pag 188)
Katia Ciarrocchi
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