Confessioni di un borghese
pagina 69
poteva vedere la sua esile figura, nelle stradine di periferia, in compagnia di qualche fido canonico o di un sacerdote addetto al suo servizio. Il vescovo era un gran signore; aveva educato diversi arciduchi, e la Corte non lo aveva dimenticato nemmeno più tardi, quando si era ritirato nella nostra piccola città. A Roma e a Vienna la sua opinione era ascol¬tata, e i suoi consigli rispettati. Era un gran signore e un sacerdote ascetico, rigoroso e appassionato; fino al termine della sua lunga esistenza si sottrasse sempre ai bagni di folla, e i suoi fedeli lo vedevano soltanto in occasione delle ricor-renze più solenni, quando si presentava circondato da un’eccezionale pompa ecclesiastica. Altrimenti si manteneva invisibile. Dormiva in un letto da campo, come l’Imperatore o come i frati che hanno fatto voto di povertà. Nelle sue passeggiate pomeridiane indossava un copricapo pontificale dall’insolita fattura, una specie di bombetta appiatti¬ta, estremamente lucida e vellutata, con una piccola nappa dorata che pendeva sulla nuca; portava i guanti sia d’inverno che d’estate, e se incontrava dei bambini si fermava e li accarezzava sulle guance con la mano guantata. Passeggiava nei quartieri dei poveri, per viuzze abbandonate, e una volta lo seguii a lungo, attratto da quella figura fragile e aristocratica; furono soprattutto il suo cappello e la nappa dorata che mi indussero a seguirlo, poiché nessun altro in città indossava un copricapo come quello. All’angolo di una strada finì per accorgersi di me, si fermò, mi fece cenno di avvicinarmi, mi chiese quale fosse il mio nome, dopodiché mi prese per mano e mi accompagnò a casa come una pecorella smarrita. Questo onore mi colmò di un orgoglio indicibile, e in preda all’emozione raccontai per filo e per segno, a chiunque avesse voglia di ascoltarmi, che il vescovo, un vescovo in carne e ossa, mi aveva accompagnato a casa tenendomi per mano. Nell’entusiasmo decisi addirittura – per gratitudine, e pur di contraccambiare la cortesia – di farmi prete: insieme a uno dei miei compagni di giochi, il figlio rachitico di un barone per meriti militari, confezionammo abiti ecclesiastici, paramenti da messa, stole e mantelli servendoci di vecchie camicie e sottane, e per parecchio tempo giocammo in segreto a celebrare messe, cresime e battesi¬mi; io ero il prete, lui il chierichetto; imparai anche a recitare
69
Titolo: Confessioni di un borghese
Autore: Sándor Márai
Curato da: D’Alessandro M.
Editore: Adelphi
Collana: Biblioteca Adelphi
Prezzo: € 19.00
Data di Pubblicazione: Ottobre 2003
ISBN: 8845918122
ISBN-13: 9788845918124
Pagine: 467
Reparto: Narrativa