Marco Liva o, se volete, in una sua scherzosa metamorfosi “Ocram Avil, fotoscialpinista siberiano”.
Marco Liva è morto un giorno non troppo lontano fra le montagne che tanto amava, in quell’Engadina crocevia culturale ed esistenziale di tante menti e sensibilità (Nietzsche, Giacometti, Segantini inter alios). Fra quelle rocce e nevi, sotto quei cieli che farebbero convertire anche un ateo incallito.
Un vuoto incolmabile, certo. Se non fosse che il suo ricorda popola i cuori di chi lo ha amato, di chi ne ha amato la profonda generosità e dedizione agli altri.
Fra le tante idee e iniziative messe in pista – e mai espressione potrebbe essere più consona – vi è il libro poetico-fotografico Bianche salite, edito da Book Time, nel quale sono confluite le poesie, gli haiku e altri scritti dei partecipanti al Laboratorio di lettura e scrittura creativa attivo nel Carcere di Opera-Milano e degli insegnanti e volontari che lo animano.
Trentatré sono le foto a suo tempo scattate da Marco Liva, alias Ocram Avil – il blu del cielo engadinese, le pietre, le nevi d’alta quota e i ghiacci, e gli uomini quasi perduti in quella splendida maestosa infinità… Luoghi di felicità, di silenzio, di pace, di meditazione, di purezza e bellezza. Quegli stessi luoghi in cui Marco avrebbe lasciato una vita con tanto ancora da dare. Ora quella natura semplice e grandiosa è permeata anche del suo spirito.
Martedì 12 marzo 2019 (ore 21, ingresso libero) si terrà nella Basilica di San Vittore al Corpo (via San Vittore 25, Milano) un concerto in suo ricordo (organizzazione a cura del gruppo scialpinistico La Pelle in Engadina). Sono previste di Gabriel Fauré le Cantique de Jean Racine op. 11 per coro e orchestra e la Messa in re minore op. 48 per soli, coro a quattro voci miste e orchestra, esecuzione per opera della Corale polifonica Musica InCanto e dell’Orchestra Sinfonica Milano Classica (direttore Michele Brescia).
Sarà possibile, al termine della serata, effettuare una donazione a favore della Fondazione Dr. Marcello Candia Onlus e acquistare Bianche salite, il cui ricavato sarà in parte destinato a sostenere i progetti della Fondazione stessa in Brasile (info: http://www.fondazionecandia.org/www.lavitafelice.it), vale a dire il sostegno a bambini, indigenti, malati di lebbra e popolazioni native.
Marco Liva lassù, fra le sue montagne, sorriderà. Nessun sentiero è impervio per il Bene e l’Amore.
Alberto Figliolia