Come le mosche d’autunno di Irène Némirovsky
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Rimasero in piedi, immobili, sforzandosi di pensare a Jurij, ma ormai non provavano altro che una sorta di tristezza raggelata, come se dalla sua morte fossero trascorsi molti anni. Ne erano passati soltanto due… Elena Vassilievna pulì con cura il vetro dalla polvere che lo copriva, con gesti meccanici, come si asciugano le lacrime su un viso. Di tutti i suoi figli, Jurij era quello che aveva capito di meno, il meno amato… “È con Dio”, pensava, “è più fortunato degli altri.”
Si sentiva il frastuono della festa nella strada.
«Qui fa caldo», disse Loulou.
Elena Vassilievna si voltò:
«Su, andate fuori, ragazzi, che aspettate? Andate a prendere aria e a guardare la festa; quando avevo la vostra età, alle feste di corte preferivo le fiere di Mosca, la domenica delle Palme».
«Anche a me le fiere piacciono», disse Loulou.
«E allora vai», ripeté la madre con voce stanca.
Loulou e Kirill uscirono. Nikolaj Aleksandrovié, in piedi davanti alla finestra, guardava i muri bianchi senza vederli. Elena Vassilievna sospirò. Com’era cambiato… Non si era rasato, indossava una vecchia giacca tutta macchiata… Com’era stato bello e affascinante, un tempo… E lei? Si guardò di sfuggita in uno specchio, si vide pallida,
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Citazioni: tratte da: Come le mosche d’autunno
“Quando i figli sono cresciuti, resta solo da incrociare le braccia e lasciar fare la vita… E invece ci si agita ancora. Si corre, ci si immagina di poter…proprio così… Sto diventando vecchio”
«Non sono affatto stupidi, i giovani, con la loro rivoluzione… A ognuno il suo momento…»
Titolo: Come le mosche d’autunno
Titolo: Irène Némirovsky
Prezzo copertina: € 4.90
Editore: Garzanti
Collana: I piccoli grandi libri
Traduttore: Binni L.
Data di Pubblicazione: gennaio 2019
EAN: 9788811811329
ISBN: 8811811325
Pagine: 92
