Collettivo Zampalù
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10 Non so come funzionasse per gli altri. Per me insegnare era qualcosa di più che spiegare da pagina venti a pagina trenta. Lasciavo molliche di pane, suggerivo un cammino. Mi sforzavo di far capire a quei ragazzi, seduti male sulle sedie, che le motivazioni per andare avanti non le avrebbero trovate nel cedolino dello stipendio o dentro un bel vestito. Nel corso degli anni ho conosciuto e visto andar via centinaia di facce. Molte anonime, sbiadite ancora prima di depositarsi nella mia memoria. Di alcuni intuivi le potenzialità, ma anche i limiti che li avrebbero frenati. Di altri percepivi una dimensione autodistruttiva, come se fossero bombe a orologeria col timer impazzito. Ho sempre cercato di stabilire un contatto di sguardi e parole che facesse breccia. La diffidenza degli adolescenti è difficile da aggirare. Lasciavo tempo al tempo, sapevo che ogni ragazzo ha una finestra al primo piano dimenticata aperta. E stata una donna di cinquant’anni dalla pelle chiara a farmelo care. Si è seduta di fronte a me un pomeriggio di ottobre del 2009, uante l’ora di ricevimento. Fuori faceva ancora caldo, l’estate non voleva gettare la spugna. La signora indossava un vestito leggero, di quelli che vendono alle bancarelle del mercato. Ha accennato un sorriso detto «Sono la mamma di Caterina Riva.» 69 |
Titolo: Collettivo Zampalù
Autore: Federico Bagni
Editore: Autodafé
Data di Pubblicazione: Ottobre 2013
ISBN: 8897044328
Prezzo: € 16.00
ISBN-13: 9788897044321
Pagine: 224
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea