Citazioni tratte da: Le correzioni di Jonathan Franzen
… aveva trattato ampiamente il tema dei cornuti, e sotto il manto della moderna cultura del rifiuto si era eccitato all’idea del matrimonio come diritto di proprietà e dell’adulterio come furto.
Brodsky ha detto, «Il pesce fresco puzza sempre, quello surgelato puzza solo quando si scongela»
Non importa cosa accade sotto la superficie. Purché siamo tutti «civili»
Senza dubbio era innamorato della fedeltà; senza dubbio l’adesione ai principi gli procurava un piacere erotico; ma forse, in qualche punto fra il suo cervello e le sue palle, un filo si stava allentando perché mentre svestiva e violava mentalmente quella donnina dai capelli rossi, pensava quasi soltanto a quanto avrebbe trovato soffocante e malsano il luogo della propria infedeltà – un ripostiglio pieno di batteri coliformi, una camera d’ albergo di terza categoria con sperma secco su pareti e copriletti, il sedile posteriore bollente dell’adorabile Volkswagen o Plymouth che lei sicuramente possedeva, la moquette carica di germi del suo miniappartamento a Montgomeryville o Conshohocken, tutti luoghi surriscaldati e asfissianti che ognuno con la propria particolare sgradevolezza, facevano venire in mente verruche genitali e clamidia – a quanto avrebbe faticato a respirare, a quanto avrebbe trovato opprimente la carne di lei, a quanto squallidi e inutili gli sforzi per no mostrarle il proprio disprezzo…
Ma di notte la mente si immergeva nel nulla cedevole – violentemente solitario – su cui viaggiava la pesante nave d’acciaio, e in ogni flutto in movimento si poteva scorgere uno sberleffo alla fissità delle coordinate, si capiva quanto un uomo sarebbe stato realmente ed eternamente perduto se fosse finito dieci metri sott’acqua. La terraferma non aveva la dimensione della profondità. La terraferma era come essere svegli. Persino in un deserto senza mappa ci si poteva inginocchiare e prendere a pugni la terra senza che quella cedesse. Naturalmente anche l’o-ceano aveva una superficie di veglia. Ma in ogni punto di quella superficie si poteva affondare e scomparire.
Le cose che si scoprivano su se stessi allevando figli non erano sempre piacevoli o allettanti.
IL sospetto che tutto fosse relativo. Che «il reale» e «l’autentico» non fossero semplicemente condannati, ma prima di tutto immaginari.
Tutto il lavoro è nella mia testa. Giro e rigiro un milione di piccoli frammenti di nulla, un milione di pensieri e sentimenti e ricordi dentro la mia mente, giorno dopo giorno, da anni, c’è questo enorme progetto, questa impalcatura, come se mi stessi costruendo una cattedrale di stuzzicadenti nella testa.
… e come ci si poteva permettere di respirare, per non parlare di ridere o dormire o mangiare bene, se non si era neppure in grado di immaginare quanto fosse difficile la vita di qualcun altro?
Titolo: Le correzioni
Autore: Jonathan Franzen
Prezzo copertina: € 15.00
Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Edizione: 2
Traduttore: Pareschi S.
Data di Pubblicazione: febbraio 2014
EAN: 9788806219550
ISBN: 8806219553
Pagine: 604