CHRIS ROBINSON BROTHERHOOD “Big Moon Ritual” (Silver Arrow Records).
Chris Robinson, alias voce e leader dei Black Crowes esce allo scoperto con un superbo cd che miscela suoni sixty, blues psichedelico, indie folk lisergico sullo stile dei Jefferson Airplane, che merita (bisogna dirlo) la massima attenzione! Non è un disco low cost ma bensì un’opera letteraria e musicale con pezzi abbastanza lunghi alla ricerca di quella perfezione rock che con il tempo si è un pò persa. Creare un lavoro come facevano i primi Led Zeppelin o i Pink Floyd, un giovane Neil Young alla scoperta della soluzione folk giusta o i cromatismi eccentrici dei Talking Heads. Musica pensata non per la radio e l’iPhone ma creata per sorprendere con i deliri rock di One hundread days of rain, le sontuose fasciature roots di Tulsa yesterday e Rosalee, il mellotron blues di Star or stone: sette tracce multietniche a largo raggio. Con il mercato discografico ormai saturo di novità non eccelse, il nuovo di Chris Robinson (sempre più vicino a Paul Rogers dei Free…) oltrepassa i confini del nuovo rock con i riferimenti nobili del passato, cercando ispirazione nel blues più folkloristico della Lousiana, le ambientazioni desertiche di Tucson e i terrosi suoni del Texas. Uno sguardo maturo di un 40enne verso le tradizioni rock d’oltre oceano di quell’america convulsa che in questo momento soffre la modernità imperante, tra tecnologia e gadget superflui. Perfetto.
Giuseppe Maggioli