Recensione film ” Vi presento Toni Erdmann” di Maren Ade
C’è una figlia da salvare
Preoccupato per la deriva affettiva della figlia manager, un padre estroso insegnante di musica, inventore di scherzetti, prova a eludere i limiti dei ruoli per aprire uno spiraglio nel bunker del lavoro. C’è una figlia da salvare… Tra i musical “la la” e le comicate nostrane questa è una commedia drammatica di umorismo esistenziale, fuori canone, fuori misura (due ore e 30), attenta a non forzare i tempi della vita conservando i tempi adeguati della rappresentazione. Trasferita a Bucarest, tra uffici asettici, riunioni, telefonate e fredde pratiche sessuali,
Ines (la Huller vale il film) fronteggia la visita inaspettata del padre che, dentiera finta e parrucca, tra i colleghi si spaccia come suo coach. A ogni passaggio ciò che sembra cadere viene recuperato da una riuscita fusione di sceneggiatura, interpreti e regia, sempre poco sotto il surreale, confine manipolato per suggerire l’inadeguatezza del cuore al ferro dell’alienazione da profitto. Passaggi toccanti: l’esibizione di Ines a una festa (“Greatest Love” della Houston) e il padre con la maschera bulgara. Pluripremiato, candidato all’Oscar.
Titolo originale: Toni Erdmann
Nazione: Germania, Austria
Anno: 2016
Genere: Commedia
Durata: 162′
Regia: Maren Ade
Cast: Peter Simonischek, Sandra Hüller, Michael Wittenborn, Thomas Loibl, Trystan Pütter, Hadewych Minis, Lucy Russell, Vlad Ivanov, Victoria Cocias