Recensione: Valeria Cassini – Charlie non esiste


Charlie ha tredici anni, è una ragazzina ribelle e strafottente che vive in un orfanotrofio ed è costretta a sopportare soprusi, a lavorare contro la sua volontà, anche se a differenza degli altri bambini che svolgono lavori disumani, lei ha un lavoro presso un’agenzia di pubblicità.
La ricerca della propria identità e delle sue radici, la porterà ad affrontare cose tremende, Charlie sarà Mary o Sarah, impersonerà personaggi diversi per relazionarsi con il mondo che la circonda in specifici momenti del suo percorso.
Che cosa vorrebbe Charlie in realtà?
Urlare il suo vero nome, essere sé stessa, non aver paura, ma soprattutto ritrovare sua madre.
Un libro interessante, quello di Valeria Cassini, una trama ben articolata e piena di colpi di scena, forse troppi, o troppo in fretta narrati. Il romanzo si divide in tre parti e nonostante la scrittura sia avvincente e schietta, la narrazione lascia indietro le emozioni, nei tratti più forti, dove anche il lettore dovrebbe vivere le paure e il terrore della protagonista, ciò non avviene. Questo è un vero e proprio peccato perché nell’interno di “Charlie non esiste” l’autrice butta l’amo per un mondo di riflessioni e tocca argomenti esistenziali quali la ricerca di fede, la scoperta della sessualità ecc., argomenti che affollano la mente non solo degli adolescenti, ma dell’essere umano da sempre e per sempre
Mi ripeto nel complesso è un libro veramente interessante anche se un po’ immaturo nel descrivere le emozioni nella loro totalità

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

Titolo: Charlie non esiste
Autore: Valeria Cassini
Prezzo copertina: € 15.00
Editore: Augh!
Collana: Frecce
Data di Pubblicazione: 2019
EAN: 9788893432689
ISBN: 8893432684
Pagine: 272

Citazioni tratte dal libro

«Sai cosa diceva Nietzsche? (…) Che tutto si ripete, dal principio alla fine. E’ da quando Dio ci ha plasmati che abbiamo usato il nostro corpo per ottenere ciò che vogliamo, e sarà così, per sempre, fino a che il primo ciclo non terminerà e non ne inizierà un altro, dove le cose continueranno ad avvenire all’infinito, sempre nella stessa maniera. Credi che Marilyn Monroe sia diventata famosa per la sua intelligenza? O che gli uomini paghino le donne per strada per parlare con loro di letteratura russa?».

…non fidarti di nessuno, mai. Non credere che le persone ti saranno fedeli a vita, che ti sosterranno in ogni tuo errore, che ti difenderanno da ogni pericolo, perché non sarà così. Tutti, incluso il tuo ragazzo, ti tradiranno, ti calpesteranno e ti lasceranno schiacciata a terra. Solo dopo verranno a chiederti perdono, spingendoti a dargli retta, così che possano farti di nuovo del male.

Proteggi te stessa. Ascolta il tuo corpo, così che nessuno possa mai approfittarne. Sei l’unica che può farlo.

Voler morire è una scorciatoia.

In una famiglia che non si discute, non c’è comunicazione.
E se non c’è comunicazione, non c’è famiglia.

Vedi, la vita è difficile. Devi lottare ogni singolo giorno per non cadere nello sbaglio, per non inciampare nella tentazione o nella semplice voglia di alzarti dal letto e dire, almeno una volta, che la vita fa schifo e che non c’è speranza per nessuno, neanche per i più deboli, per chi avrebbe davvero bisogno di una guida e invece è solo. Ed è allora che arrivano i problemi, che arriva l’ansia, il desiderio di farti del male per uccidere quella cosa che hai dentro, che cresce come una bolla e non esplode mai, perché se lo facesse, a questo punto saresti morto. E sai qual è il problema? Che la morte non sarebbe neanche tanto brutta. Purtroppo, però, non puoi andartene da questo mondo, perché fin dal giorno della tua nascita sono gli altri a scegliere per te. E fidati, è davvero difficile andare avanti senza sperare ogni giorno che Dio, così come ti ha messo al mondo, ti ci tolga.

 

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