Una storia di amore e di tenebra di Amos Oz


Una storia di amore e di tenebra
pagina 69

cucina (la cameretta c’era, ma della domestica mai nemmeno l’ombra), e si poteva anche girare subito a sinistra verso il salotto, o proseguire lungo il corridoio e giungere al secondo ingresso, su cui dava la stanza da letto, bianca e carica di ornamenti della zia e dello zio, dove c’erano anche un grande specchio entro una corni¬ce di rame inciso e due candelabri sui lati.
Al salotto si arrivava dùnque in tre modi: entrando in casa si poteva passare dall’ingresso, svoltando a sinistra. Oppure prose-guire dritti verso lo studio, uscire in fondo alla biblioteca sul cor-ridoio e subito a sinistra – questo era di solito il percorso dello zio Yosef il Sabato, dritto verso il suo posto d’onore, a capotavola, al¬la lunga fratina che occupava quasi tutto lo spazio. C’era infine in un angolo del salotto un altro passaggio, più basso e arcuato, che portava di qui alla stanza da riposo, ovale come la torretta di un castello, e con le finestre che davano verso il giardino davanti, le palme Washington, la via tranquilla e la casa del signor Agnon, proprio di fronte.
Questa stanza aveva anche il nome di “stanza da fumo” (dal professor Klausner era vietato fumare prima dell’uscita del Saba¬to, benché non sempre il giorno di riposo lo tenesse lontano dai suoi lavori). Qui c’erano alcune poltrone, massicce e morbide, ol¬tre al divano con una montagna di cuscini ricamati in stile orienta¬le e un grande, soffice tappeto e un bel quadro (forse di Mauricy Gottlieb?) in cui”si vedeva un vecchio ebreo con i filatteri al brac¬cio e in fronte, avvolto nello scialle da preghiera, il libro santo in mano, benché l’anziano non lo stia leggendo perché ha gli occhi chiusi e la bocca lievemente schiusa, a esprimere profondi tor¬menti, spiritualità afflitta e un’ascesi muta. Avevo sempre l’im¬pressione che questo ebreo in preghiera conoscesse tutti i miei se¬greti più imbarazzanti ma non mi stesse rimproverando, anzi im¬plorando tacitamente di ravvedermi.
Questa stanza da riposo, o da fumo, portava anch’essa alla ca-mera da letto bianca-floreale dello zio e della zia, e perciò durante tutta la mia infanzia rappresentò una specie di labirinto irrisolto che mi spingeva qualche volta a correre per casa come un cagnoli¬no scatenato, malgrado i rimbrotti dei miei genitori, cercando af-fannosamente di afferrare l’enigma della casa, di capire come mai il corridoio sul retro era collegato alla stanza da letto, dalla quale si poteva arrivare alla stanza da riposo adiacente al salotto che, per parte sua, si affacciava sull’ingresso e sulla biblioteca e di nuovo verso il corridoio: ogni locale della casa, infatti, e in particolare lo studio e la camera da letto, aveva due o tre porte, e per questo il

Titolo: Una storia di amore e di tenebra
Autore: Amos Oz
Traduttore: Loewenthal E.
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica
Prezzo: € 13.00
Data di Pubblicazione: Giugno 2008
ISBN: 8807818574
ISBN-13: 9788807818578
Pagine: 627
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.